Legge stabilita’: resistenze FI, e’ stallo. Spunta ipotesi voto fiducia

85 9, 1337 -

(askanews) – Roma, 19 nov – Sono le resistenze di Forza Italia ele contese con gli ex-compagni di partito, i senatori delNuovo Centrosestra, a rallentare i lavori sulla Legge distabilita’ in commissione Bilancio del Senato. Governo erelatori temporeggiano sulla presentazione dei loroemendamenti non solamente per questioni tecniche o didifficolta’ di copertura, ma anche perche’, a fronte di unaccordo tra i gruppi sulla riduzione degli emendamenti persottoporne a votazione non piu’ di 150 sui 1.500sopravvissuti, i senatori di Forza Italia non avrebberorispettato i patti. La frattura generata con il ConsiglioNazionale del Pdl dello scorso sabato ha generato un clima dicontrapposizione tra gli alfaniani e i fedelissimi diBerlusconi, che non vogliono indietreggiare sui propriemendamenti, soprattutto in tema di tassazione immobiliare, esembrano lavorare per un allungamento dei tempidell’approvazione della Legge di stabilita’. Allungamentoche, inoltre, porrebbe a rischio di slittamento il voto didecadenza da senatore per Silvio Berlusconi. Spunta quindil’ipotesi che il governo ricorra al voto di fiducia, opzionefatta ventilare dalle fila del nuovo Centrodestra,sollecitando il dubbio che si voglia accelerare la rotturadefinitiva prima della decisione del Senato sulla decadenzadell’ex premier. Le questioni politiche si intrecciano poi a quelle dimerito sui temi delle modifiche da apportare alla Legge distabilita’. Uno su tutti quello tanto caro al partito delCavaliere sulla tassazione della casa. I relatori puntano auna tassa che sia inferiore a quella prevista per il 2013 enon superiore a quella pagata nel 2012. Forza Italia pretendequindi la totale esclusione della componente patrimoniale perl’abitazione principale e sembrerebbe insistere anche sullarottamazione delle cartelle esattoriali. Le risorse adisposizione limitano pero’ le possibilita’ di manovra. Sul taglio del cuneo fiscale si conferma il tentativo diridurre la platea ai redditi piu’ bassi, ma rispunta ilcapitolo a favore delle imprese, con una eventualediminuzione dei carichi sul reddito di produttivita’. La vendita degli immobili balneari sembra trovared’accordo i gruppi parlamentari, come anche la piattaforma digaranzie per il credito alle imprese con il coinvolgimentodella Cassa depositi e prestiti. Il pacchetto di emendamenti piu’ nutrito sara’ quello cheverra’ presentato dai relatori, in alcuni casi su canovaccioproposto dal governo, mentre le modifiche dell’esecutivosaranno limitate nel numero. Domani potrebbe essere la giornata cruciale per capire sesi profila un accordo tra tutte le parti e se il via liberadella commissione, previsto per giovedi’, slittera’ al giornodopo, spostando l’approdo in Aula al lunedi’ della prossimasettimana. sgr/vlm