Legge stabilita’: Napoli (Pdl) Letta considera anche Ue all’opposizione?

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(askanews) – Roma, 15 nov – ”Tante, troppe tasse suicontribuenti italiani e dalla Commissione Ue arriva unverdetto da brivido: l’Italia arranca sulla via delconsolidamento del debito, nessuna concessione per quantoriguarda lo scorporo delle spese per investimenti nel 2014.

Ma, soprattutto, l’ennesimo brusco richiamo all’Italia a farequelle riforme strutturali sempre annunciate ma semprelasciate morire sulla carta”. E’ quanto scrive in una notaOsvaldo Napoli, esponente del Pdl, secondo cui ”la Ue none’, almeno per statuto, all’opposizione dei singoli governinazionali. Sappiamo bene, e Berlusconi piu’ di tutti, quantoinique siano state le determinazioni di politica di bilancioassunte dalla Commissione sotto la pressione del governotedesco. Ma come dar torto all’analisi sfornata sullasituazione della finanza pubblica italiana? Come negare che itagli di spesa sono lettera morta quando avrebbero dovutoessere il cardine di una finanziaria seria? La Legge distabilita’, per come e’ stata scritta, e’ molto severa einsieme molto inutile. E’ una tempesta di tasse e dellacrescita non c’e’ neppure l’alito”.

”Le voci che si rincorrono sull’ipotesi di inviare latrojka in Italia nella prossima primavera – ha aggiuntoNapoli – rischiano di essere qualcosa di piu’ che semplicivoci. Rajoy ha fatto in Spagna, da due anni a questa parte,quello che altrimenti avrebbero atto la trojka economica:sacrifici duri, ma la dignita’ nazionale e’ salva. Al puntoche la Spagna e la Grecia vengono date avanti all’Italianella classifica sulla competitivita’ prevista nel 2014.

Allora, il governo Letta deve prendere il toro per le corna edare un’anima a una legge che promette una stabilita’ moltosimile alla rigidita’ cadaverica”, ha concluso.

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