Minori: Garante Privacy, stop sciacallaggio media su baby-prostitute

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(askanews) – Roma, 14 nov – ”Non so dire se mi fa piu’ orrorelo spettacolo voyeuristico messo in piedi da molti giornali etrasmissioni o piuttosto constatare che ci si interessa airagazzi solo di fronte a casi di cronaca violenti. In questavicenda, l’eccessiva attenzione rivolta dai media alleadolescenti coinvolte ha relegato gli adulti ad un ruolosecondario mentre occorre agire sulla ‘domanda’, come datempo raccomanda all’Italia anche il Comitato ONU sui dirittidell’infanzia”. E’ quanto afferma il Garante per l’Infanziae l’adolescenza Vincenzo Spadafora dagli studi della ”Vitain diretta”, sconcertato rispetto al modo in cui moltigiornali e trasmissioni televisive stanno affrontando il casodelle ragazze minorenni coinvolte in episodi diprostituzione.

”Gli adulti che inducono le minorenni alla prostituzionevivono tra noi, sono i nostri colleghi, i nostri amici, inostri fratelli, i nostri padri. E’ inaccettabile latolleranza che la nostra societa’ sembra mostrare controquesti reati. L’attenzione si sposta sulle vittime,oltretutto non sempre riconosciute come tali, mentre gliadulti autori del reato escono cosi’ di scena. Mi auguro cheal piu’ presto sfruttatori e clienti paghino davanti allalegge il danno gravissimo fatto alle ragazzine. Che cioe’siano gli adulti il centro dell’interesse, prima di tuttogiudiziario e casomai mediatico”.

Spadafora riflette su come siano state gettate neltritacarne mediatico le vite di queste ragazze: ”Il mondodei media non si e’ fatto scrupolo alcuno di riportaredialoghi, di indugiare sui dettagli degli incontri; diraccontare la giornata-tipo di ogni ragazza. Pagine e paginedi giornali, ore di trasmissioni per fomentare la curiosita’morbosa di un pubblico che sembra non rendersi conto di avereun potere tra le mani: possiamo cambiare canale, non comprarepiu’ i giornali che non rispettano, prima di tutto esoprattutto, la dignita’ delle persone di minore eta’coinvolte in fatti di cronaca. Tutti possiamo avere un ruoloper frenare questo squallore mediatico, a cominciare dalmondo dell’informazione. Ecco perche’ rivolgo un appello aidirettori delle principali reti televisive perche’ sanzioninole trasmissioni che trattano in modo scorretto questi temicosi’ delicati, richiamando l’attenzione degli autori e deiconduttori televisivi al rispetto della dignita’ di questeragazze come di tutti i minorenni coinvolti in modo diretto eindiretto in episodi di questo genere”.

Spadafora ha citato la ”Vita in diretta” come ”esempiodi buona televisione” per il modo in cui la trasmissione haaffrontato la questione.

red/mpd