Difesa: Librandi (Sc), ok decreto ma su politiche militari Mauro sbaglia

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(askanews) – Roma, 13 nov – ”Non sul provvedimento odierno, sulquale come ha dichiarato in aula il mio collega DomenicoRossi voteremo a favore, ma piu’ in generale sulle politichemilitari il ministro Mauro sta sbagliando, non interpretandoil proprio ruolo di ministro della Difesa in modo piu’rispondente alla visione di fondo del partito per il qualesiamo stati eletti”. Lo afferma il deputato di SceltaCivica, Gianfranco Librandi. ”Sulla abnorme spesa di 22 miliardi per ladigitalizzazione degli apparati militari, rispetto alla qualepersino il piano d’acquisto degli F35 appare una briciola -sottolinea Librandi – Mauro dovrebbe intervenire subito perridurre gli investimenti ad importi piu’ consoni agliequilibrio di bilancio e a principi di efficienza. Se solospostassimo il 20% di quella spesa alla costruzione dellabanda larga di ultima generazione, per fare un esempio,ridurremmo sensibilmente il divario delle reti italianerispetto agli altri grandi paesi europei. La proposta di uno’scivolo d’oro dei militari’ prevista nella bozza di undecreto legislativo firmato dal ministro della Difesa,inoltre – aggiunge il deputato di Scelta Civica – sconfessalo spirito della riforma degli organici militari predispostadal governo Monti con la legge delega. Anche nell’interessestesso delle Forze Armate, di fronte ad un’opinione pubblicacui abbiamo chiesto molti sacrifici negli anni, quella misurava profondamente cambiata. Bisogna certamente ridurre gliorganici, ricorrendo agli istituti dello spostamento ad altraamministrazione e dell’esenzione dal servizio, ma a nessunopossiamo regalare 10 anni di lavoro all’85% dello stipendio,cumulabilita’ dei redditi e contributi previdenzialifigurativi. Questa crisi sta durando piu’ a lungo dellaSeconda Guerra Mondiale ed e’ bene che tutti i compartipubblici siano chiamati al rigore e a misure razionali edeque. Forse Mario Mauro, intento alla tessitura di nuovealleanze politiche e alla ricerca di consensi – concludeLibrandi – rischia di dimenticare di essere arrivato alGoverno come ministro montiano e riformatore”. com-ceg