Riforme: Ministero, piu’ di 200mila risposte. Ecco la sintesi dei dati

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(askanews) – Roma, 12 nov – Si e’ conclusa la consultazione pubblica sulle Riforme costituzionali, avviata dal governo attraverso il sito www.partecipa.gov.it. Secondo quanto riferito dal Ministero delle Riforme, si’ e’ trattato della consultazione pubblica piu’ partecipata d’Europa, grazie alle oltre 200.000 risposte tervenute. Ecco di seguito alcuni dati:. – 203.061 questionari validati dall’Istat (131.676 mila questionari base e 71.385 mila questionari di approfondimento). – 4 milioni di minuti spesi dai cittadini sulla consultazione. – Hanno compilato il questionario: 66% uomini, 34% donne. – Partecipazione distribuita equamente tra i 18 e i 68 anni. – Titolo di studio: 43% diploma superiore, 32% laurea, 12% dottorato o master, 11% licenza di scuola media inferiore. – Professioni: 21% impiegati, 15% pensionati, 14% funzionari, 11% studenti, 8% liberi professionisti. – 1 Comitato Scientifico (Francesco Profumo, ex Ministro dell’Istruzione, Emanuele Baldacci, Capo Dipartimento Istat, Luca De Biase, Presidente Fondazione Ahref, esperti di qualita dell’informazione). – 450 amministrazioni ed enti pubblici coinvolti.

COSA DICONO I QUESTIONARI? PARLAMENTARISMO O SEMI PRESIDENZIALISMO?. Forte volonta di cambiamento, ma opinioni diverse su come cambiare la forma di governo. Dal primo questionario emerge che il 26,3% dei cittadini vuole mantenere lo status quo, mentre il 68,1% dei cittadini ha voglia di cambiamento. Di questo 68,1% che ha voglia di cambiamento, il 29,1% rafforzerebbe i poteri del governo (parlamentarismo razionalizzato), il 39% vorrebbe li¦elezione diretta del Presidente della Repubblica. Nel questionario di approfondimento, emerge invece che il 44% preferisce un sistema Semi Presidenziale, mentre il 51,9% vorrebbe mantenere comunque una forma di governo di tipo parlamentare. BICAMERALISMO PARITARIO. L’87,8% dei cittadini vuole il superamento del bicameralismo paritario. E’ uno dei due risultati piu netti che emerge dalla consultazione. Di questa percentuale, il 41,8% propone il monocameralismo e il 40% propone di differenziare sia le funzioni che la composizione del Senato. Dal questionario di approfondimento emerge che il 56% dei cittadini che hanno effettuato la consultazione preferirebbe un Senato composto da rappresentanti provenienti dagli Enti territoriali (Regioni e Comuni). EFFICIENZA DEL PARLAMENTO. Le priorita degli italiani: 1) la riduzione del numero di parlamentari; 2) riduzione delle indennita e benefici accessori; 3) miglioramento della qualita e della quantita e tempi di produzione delle leggi; 4) trasparenza dell’operato del Parlamento. STRUMENTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA REFERENDUM ABROGATIVO. Il 69% dei cittadini vorrebbe che fossero introdotti meccanismi per agevolare il raggiungimento della validita del risultato del referendum, anche elevando il numero di firme necessarie per la sua richiesta. – NORME ABROGATE IN SEGUITO AD UN REFERENDUM: Per il 64,7% dei rispondenti ai quesiti, le norme abrogate in seguito ad un referendum non dovrebbero essere reintrodotte per un numero ragionevole di anni, per il 22,5% non prima delle successive elezioni. – REFERENDUM PER CONFERMARE LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE: Il 41,9% dei rispondenti alla consultazione ritiene che le condizioni attualmente previste dalla costituzione siano sufficienti, il 38,4% chiede che sia fatto in ogni caso (senza necessita di richiesta). AUTONOMIE TERRITORIALI. – ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI LOCALI: L’88,2% dei rispondenti ritiene che l’attuale organizzazione degli enti locali sia da modificare radicalmente; Il 42,1% vorrebbe farlo abolendo le Province, mentre il 46,1% vorrebbe semplificare li¦attuale assetto accorpando enti e riorganizzandone le varie funzioni. – REGIONI: Il 36% dei rispondenti al questionario di approfondimento vorrebbe ridefinire li¦assetto delle Regioni accorpandone alcune, il 7% vorrebbe che ci fosse un accorpamento volontario; Il 38% non vorrebbe incidere sul numero ma rafforzarne gli strumenti di cooperazione e coordinamento istituzionale; L’11% vorrebbe invece che si mantenesse l’assetto attuale. – PROVINCE: 8% dei cittadini vuole mantenere li¦attuale struttura, 16% vorrebbe ridurne il numero; 72% vorrebbe sopprimerle, trasferendone altrove le funzioni. – COMPETENZE LEGISLATIVE CONCORRENTI: Il 17% dei rispondenti vorrebbe aumentare le materie di competenza esclusiva dello Stato, il 65% vuole modificarne il regime, attribuendole o allo Stato o alle Regioni. Tra le materie da attribuire alla competenza esclusiva dello Stato, netta prevalenza di Sanita’, Tutela e sicurezza del lavoro, Rapporti internazionali e con la Ue, Energia, Trasporti e Istruzione (fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche). red/vlm