Legga stabilita’: Capezzone, escludere assolutamente prima casa da tasse

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(askanews) – Roma, 12 nov – ”Cosi’ come riformulatodall’emendamento del relatore, il comma 7 dell’articolo 21della legge di stabilita’ non sembrerebbe purtroppo escluderedel tutto la possibilita’ che l’abitazione principale siaoggetto della nuova tassazione chiamata Tuc. O almeno restaspazio per interpretazioni divergenti (alcune maliziose ealtre di sincero dubbio), che infatti non sono mancate”. Lodichiara in una nota Daniele Capezzone, Pdl, presidente dellaCommissione Finanze della Camera.

”Si legge nell’emendamento che i soggetti passividell’imposta per la componente sui servizi indivisibilisarebbero ”gli utilizzatori a qualsiasi titolo degliimmobili con un’aliquota dell’1,5 per mille, e i proprietaridegli stessi con un’ulteriore aliquota dell’1 per mille, conesclusione, per quest’ultima, delle unita’ immobiliariadibite ad abitazione principale. Dunque, sembrerebbe dicapire, ed e’ ovviamente interesse di tutti – a partire daipresentatori dell’emendamento – dissipare ogni possibilita’di equivoco, che la prima casa sia esclusa dal pagamentodella Tuc solo per quanto riguarda l’8,1 per mille dellacomponente patrimoniale e l’1 per mille aggiuntivo suiservizi indivisibili a carico dei proprietari, i quali pero’resterebbero soggetti (come gli inquilini) all’1,5 per millein quanto ”utilizzatori a qualsiasi titolo” della loroabitazione”, aggiunge Capezzone. ”Secondo l’interpretazione meno favorevole, infatti,tutti sarebbero soggetti all’aliquota Tuc dell’1,5 per millesulla casa in cui vivono: sia gli inquilini in quanto”utilizzatori” della casa di qualcun altro, sia iproprietari in quanto ”utilizzatori” della propria. El’aliquota sarebbe superiore dello 0,5 per mille a quellastandard prevista dalla Tasi, anche se nel caso della Tuc siprevede che i Comuni possano solo ridurla, finoall’azzeramento, e non aumentarla, ferma restando lapossibilita’ di prevedere riduzioni ed esenzioni. Alla lucedi queste considerazioni, sembrerebbe prudente per tuttigarantire che sia salvaguardata la prima casa, al di la’ diqualunque equivoco o interpretazione”, conclude Capezzone.

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