Fisco: Confedilizia, denunciamo voltafaccia su ‘service tax’

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(askanews) – Roma, 12 nov – ”Il voltafaccia della classepolitica sulla service tax, sconforta. Ad agosto il governoera per la service tax senza riserve, la presidenza delconsiglio diffuse una dettagliata nota descrittiva dellanuova tassa, le forze politiche di maggioranza nonsollevarono eccezione alcuna su un impianto impositivo cheavrebbe allineato l’Italia all’Europa, qualcuno si spinseaddirittura a dire che la parola Imu non si sarebbe piu’sentita. Due mesi dopo, il governo non ne parla piu’, laservice tax e’ scomparsa, cancellata senza alcunaspiegazione, per tutti silenzio assoluto da parola d’ordine.

Invece di un’Imu ce ne ritroviamo cosi’ due, ilSottosegretario alla fiscalita’ Baretta continua a chiamareservice tax l’IMU bis solo per celia”. Cosi’ il presidentedella Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, che ha aggiuntoche, in materia di fisco, ”la classe politica si e’ arresaal partito della spesa pubblica locale, che dalla service taxsarebbe stata ridimensionata”.

”Si e’ arresa – ha continuato il presidente -all’inaccettabile dogma dell’incomprimibilita’ della spesa, edello spreco, di regioni ed enti locali, difesa a dentistretti dalla relativa corporazione bypartisan. Si continuaad agire solo su quella dello Stato e delle sue funzioni”.

Per Sforza Fogliani, ”la classe politica governativa, percorporativismo o condizionamenti vari, si arrende dal cantosuo all’alta burocrazia, che suggerisce in un disegno dilegge il proposito di allargare, addirittura, l’area diprivilegio delle immobiliari del grosso capitale, finanziarioe cooperativo, quando si dovrebbe ridurre questi privilegiper non infierire ulteriormente sulla piccola proprieta’diffusa: per recuperare risorse, nessuno pensa a questa saccadi disponibilita”’.

”Ci si arrende anche al diktat di Confindustria ditassare immoralmente le case vittime dello sfittoinvolontario per locupletare una categoria, quella degliindustriali, che gode gia’ di trenta miliardi all’anno diagevolazioni: si rifa’ una legge, quindi, che ad agosto siera cancellata”, ha denunciato il presidente diConfedilizia, secondo cui ”se venisse abbandonata l’idea diistituire la service tax come propone il governo con la leggedi stabilita’, considerandola il frutto di un colpo di soleagostano, il nostro paese perderebbe l’ultima occasione perarrivare ad un vero federalismo, quello competitivo, l’unicoche riuscirebbe a mettere sotto controllo una spesa localeche di controllo non ne ha piu’. Incredibile. Regioni ed entilocali contano di piu’ del governo”.

red/rus