Legge elettorale: domani al Senato primo esame per modello doppio turno

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di Angelo Mina.

(askanews) – 11 nov – Giornata importante domani al Senato per lariforma della legge elettorale. Importante anche se nondecisiva perche’ nel pomeriggio (inizio alle 16,30) laCommissione Affari Costituzionali dovra’ prendere in esame escegliere tra due diversi modelli elettorali. Si tratta didue ordini del giorno: uno, presentato da Pd, Sel e Sceltacivica, propone il doppio turno e l’altro presentato dalsenatore Roberto Calderoli, Lega Nord, propone il ritorno alMattarellum. La giornata non e’ decisiva perche’ pur implicando lascelta di un indirizzo di lavoro, non e’ definitiva, perche’lo sara’ solo quando si votera’ un articolato, un testo dapassare al voto dell’Aula. E fino ad allora un emendamentosostitutivo, se votato, potra’ anche invertire la stradaeventualmente presa. Il primo odg, quello presentato da Pd, Sc e Sel ha comeobiettivo di dare subito dopo il voto ”una maggioranzacerta, stabile e coerente nelle due Camere” attraverso laprevisione di un premio di maggioranza ”in misuracorrispondente a un risultato totale, in ogni caso, di 340seggi per la Camera e di 170 per il Senato”. Il premio, insostanza, verrebbe attribuito per ciascuna Camera ”in primaistanza alla lista o alla coalizione di liste che ottiene lamaggioranza assoluta (o almeno il 40/45 per cento dei voti odei seggi) o, in mancanza, alla lista o alla coalizione cheprevale in un secondo turno di votazioni in contesa tra ledue che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero divoti o di seggi”. L’odg e’ firmato dai senatori Isabella DeMonte, Loredana De Petris, Benedetto Della Vedova, MiguelGotor, Alessandro Maran, Maurizio Migliavacca, CorradinoMineo, Giorgio Pagliari, Luciano Pizzetti e Luigi Zanda,presidente dei senatori democratici. Lo schema di riferimento e’ quella correzione delPorcellum proposta dal professore Roberto D’Alimonte, maanche da Luciano Violante. Il fine, oltre a fornirel’individuazione certa di una maggioranza di governo e’quello di dare una legittimita’ di consenso alla maggioranza,evitando un premio sproporzionato come accade con ilPorcellum, che non prevede una soglia minima per farescattare il premio in seggi. Questione, questa, che peraltroe’ al centro dei dubbi di costituzionalita’ su cui si dovra’pronunciare la Consulta che il prossimo 3 dicembre decidera’sull’ammissibilita’ o meno del ricorso da parte dellaCassazione. Il secondo odg, quello della Lega Nord che propone ilritorno al Mattarellum (il sistema maggioritario mistoprecedente alla legge attuale), ha una natura prevalentementepolitica, come ha spiegato Calderoli, il padre del Porcellum,secondo il quale la proposta del doppio turno del Pd sarebbesolo una finta perche’ in realta’ vorrebbe andare subito alvoto senza cambiare il Porcellum. ”C’e’ qualcuno -hadichiarato Calderoli- che propone il doppio turno sapendo chenon c’e’ una maggioranza che lo sostenga e che lo approvi equesto perche’ si vuole tornare a votare con il Porcellum”.

Per Calderoli ”come Manzoni con i suoi ”Promessisposi”, anche il Pd porta il Porcellum a sciacquarsi inArno, che guarda caso passa per Firenze. Nonostante laprevalenza delle forze politiche propenda per un ritorno alMattarellum si tira fuori il doppio turno di ballottaggio dilista o di coalizione che dir si voglia. Il problema e’ -hasostenuto Calderoli- che nessuno vuol cambiare il Porcellum,specie a Firenze e il nostro e’ quindi un ordine del giornoverita’.

Basta con i giochini”. Contrarieta’ al doppio turno e’ stata ribadita dal Pdl. Ilsenatore Donato Bruno, co-relatore insieme alla senatriceDoris Lo Moro (Pd), si dice convinto che la proposta delPartito Democratico verra’ bocciata da uno schieramento Pdl,Lega e M5S.Comunque, ha commentato, il voto sugli odg sara’una ”operazione verita”’. ”E’ giusto che si voti cosi’ -haaggiunto- si esce dall’equivoco perche’ non c’e’ unamaggioranza sul doppio turno”. min/vlm