Pd: a Torino non si placano i veleni. Il sen. Esposito si autosospende

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(askanews) – Torino, 9 nov – All’indomani della chiusura deicongressi locali che hanno sancito l’elezione di FabrizioMorri, renziano, alla segreteria torinese del Pd, che haconquistato oltre il 50% dei delegati, la battaglia nonaccenna a placarsi.

E dopo le polemiche sui tesseramenti cresciuti oltre illivello di guardia in alcuni circoli, sull’acquisto ditessere per conto dei nuovi iscritti, e di altri veleni, oggiMorri presentandosi ai giornalisti ha tentato invano dichiudere il capitolo delle contrapposizioni intestinesfociate anche in quella che e’ stata definita la guerra deidossier. Proprio ieri infatti e’ emerso che il nuovosegretario di circolo del quartiere torinese di Barriera diMilano (Circoscrizione 6), Vincenzo Iati’ ha avuto qualcheprecendente penale per furto, commesso da giovane, e nondichiarato anche perche’ riabilitato giuridicamente dopoqualche anno. Iati’, che ha appoggiato Morri, ha rimesso ilmandato. Il neosegretario provinciale – sara’ ufficializzatonelle prossime ore – ha pero’ fatto riferimento a questoepisodio ricordando che sono state date alla stampainformazioni riservate che nessun cittadino comune puo’ottenere in quanto la fedina penale di Iati’ e’ pulita. E’stata una campagna elettorale ”un po’ sopra le righe”, hadetto Morri: ”si e’ esagerato nel dipingere questo nostroPartito come corroso dai signori delle tessere, sospettimalavitosi, condizionamenti”.

Ma la reazione di Stefano Esposito, senatore Pd che inqueste settimane e’ stato in prima linea a chiedere piu’pulizia nel partito, e’ stata clamorosa: si e’ autosospesodal partito. In una lettera inviata al segretario nazionaleGuglielmo Epifani e ad altri responsabili del partito comeLuigi Berlinguer, Luigi Zanda, Gianfranco Morgando, GiampaoloZancan e Roberto Gentile il senatore Pd spiega che ”ladecisione e’ conseguenza dei gravi fatti che hanno macchiatoil congresso del PD di Torino e dalle affermazioni fattequest’oggi dal neo Segretario Fabrizio Morri in particolarein relazione alla questione di Vincenzo Iati’. Ne’ possoaccettare – ha detto ancora – che le denunce di militanti edirigenti del PD torinese vengano squalificate alla streguadi pretestuosi attacchi al partito”. ”Ho chiesto al partito nazionale e agli organismi digaranzia – aggiunge Esposito – di valutare se quanto da meesposto sia frutto di una esclusiva opinione personale o siainvece necessario un immediato intervento politico primaancora che regolamentare. Mi autosospendo dal PD, rimetto ilmio incarico di Vice Presidente della Commissione Trasporti edi componente Commissione antimafia nelle mani del Gruppo delSenato, e, qualora gli organi nazionali del Partito dovesseroritenere queste mie valutazioni prive di fondamento oaddirittura calunniose come affermato dal Segretario FabrizioMorri, ne trarro’ le debite conseguenze trasformandol’auto-sospensione in dimissioni dal PD e in dimissioni anchedal ruolo di Senatore”. Il segretario regionale del PdGianfranco Morgando ha definito la reazione di Esposito”esagerata”.

”La brutta vicenda del segretario del circolo 6 si e’risolta con le dimissioni dell’interessato – replica Morgando-. Sono certo emersi nelle ultime settimane problemipolitici, che dovranno essere affrontati dalla nuovadirigenza eletta. Ma le questioni regolamentari sono statetutte risolte. In questo quadro non c’e’ bisogno diprotagonismo e di colpi di teatro. Servono contributicostruttivi ispirati alla soluzione dei problemi delpartito”.

eg/mau