Pdl: corsa a raccolta firme su documenti. Cicchitto, ipotesi diserzione

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(askanews) – Roma, 7 nov – La decisione di anticipare ilConsiglio nazionale al 16 novembre infiamma il Popolo dellaliberta’. Sono ore di riunioni e di incontri: filogovernativida una parte e fedelissimi di Silvio Berlusconi dall’altra, eda entrambi i lati va avanti una corsa frenetica allaraccolta di firme sui rispettivi documenti.

Nel pomeriggio i ‘governativi’ si sono incontrati alSenato per fare il punto, sarebbero oltre 300 lesottoscrizioni raccolte al documento in otto punti.

L’elemento chiave e’ il sostegno all’esecutivo. Il governodeve andare avanti per realizzare le riforme, ”noi vogliamo- si legge – che il governo abbia respiro sufficiente perrealizzare con un’ampia condivisione quelle riformecostituzionali che possono dare all’Italia sviluppo”. Anchese non c’e’ un chiaro riferimento, l’idea e’ quella diproseguire l’esperienza del governo Letta pure in caso didecadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Alla riunione, alla quale hanno partecipato solo isenatori del Pdl vicini ad Angelino Alfano, non ha presoparte il segretario del partito, era invece presente ilministro delle Riforme Gaetano Quagliariello. A nonconvincere i filogovernativi e’ anche il passaggio a ForzaItalia e quello che sarebbe il nuovo assetto del partito.

”Se FI e’ un partito estremista guidato da un gruppoestremista io non c’entro”, afferma Fabrizio Cicchitto,senza mezzi termini.

Ed e’ proprio l’ex capogruppo Pdl alla Camera che hainfiammato il dibattito gia’ da questa mattina esprimendo lesue perplessita’ sulla decisione di anticipare il Consiglionazionale inizialmente previsto per l’8 dicembre. ”Se veramente si vuole trovare un accordo, prima si cercal’intesa, e poi si chiama il Consiglio”, spiega Cicchitto,che non esclude la possibilita’ di disertare i lavori: ”E’una partita tutta da vedere. La riunione e’ prevista per il16, c’e’ tutto il tempo per riflettere e per decidere”. Piu’ possibilista, nel tentativo di smorzare i toni e ditrovare ancora un’intesa con l’ala del partito vicina aBerlusconi, e’ il ministro Maurizio Lupi: ”Quando si pensa alavorare seriamente per l’unita’ del nostro partito,riconoscendo la leadership di Berlusconi e per costruire ungrande partito non si pensa a disertare”.

Ma le parole di Cicchitto scatenano le reazioni dei falchidel Pdl, intenti anche loro a raccogliere le firme suldocumento approvato dall’ufficio di presidenza il 25ottobre.

”A proposito delle considerazioni odierne dell’onorevoleCicchitto, esistono momenti in cui occorre andareall’essenziale delle questioni. Se qualcuno (spero nonCicchitto) – replica Daniele Capezzone – avesse in mente unappoggio al governo (a qualunque governo, non solo a questo),per cosi’ dire ‘a prescindere’, allora si configurerebbe unoschema politico di nostra totale subalternita”’. Nel frattempo si presenta un altro nodo da sciogliere invista del CN: il voto segreto sui documenti proposto oggi dalsenatore Roberto Formigoni. ”Il nostro documento e’ufficiale e le firme (tante!) stanno arrivando. Ovviamente sidovra’ votare a scrutinio segreto”, scrive l’ex governatoredella Lombardia al quale replica il capogruppo alla CameraRenato Brunetta: ”La proposta puo’ essere messa ai votidell’Assemblea ma di solito c’e’ il voto segreto quando sitratta di persone, quando ci sono scelte politiche ledecesioni vanno prese a viso aperto”.

ceg/mau