Droga: Serpelloni, non affidare a malato coltivazione marijuana

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(askanews) – Roma, 6 nov – ”Noi non riteniamo che lacoltivazione domestica di marijuana possa essere affidata almalato, poiche’ ci sono alcuni punti che restano oscuri nellaloro definizione: ad esempio, come si accerta la percentualedel 5 o del 55%? E ancora: che uso ne fara’ il malato?L’auto-uso non fa parte di alcun codice medico”. Questa laposizione di Giovanni Serpelloni, capo dipartimento politicheantidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, che e’intervenuto oggi in commissione giustizia della Camera inmerito all’indagine conoscitiva sull’esame delle proposte dilegge di modifica al testo unico sulla disciplina deglistupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura eriabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, dicui al decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione dellacannabis.

Posizione che, come ha tenuto a specificare lo stessoSerpelloni, ”non rappresenta necessariamente la posizionedel Governo”.

”Quando proponiamo la depenalizzazione delle drogheleggere – ha spiegato Serpelloni – dobbiamo considerare unparametro molto importante: la disapprovazione sociale.

Quando essa diminuisce, aumenta l’uso di droghe leggere. E diquesto dobbiamo tenere conto soprattutto quando si parla diadolescenti”.

Serpelloni, rispondendo alle domande dei vari deputati, hapoi fatto alcune precisazioni. ”Negli ultimi tre anni, iltrend europeo dell’uso di droghe leggere e’ calato del 25%.

Solo nella fascia di eta’ tra i 15 e i 18 anni, e solo perquanto riguarda l’uso di canne, esso e’ aumentato”.

In merito alla legalizzazione, Serpelloni ha spiegato che”al momento la stessa Ue ricorda che il provvedimento non e’nell’agenda. Inoltre – ha detto – se guardiamo nellospecifico, la coltivazione domestica e’ al momento consentitasolo in Spagna, e comunque oltre le cinque piante sfora nelpenale”.

Precisazioni anche per quanto riguarda i semi: ”c’e’ unanormativa Ue che dice che tutte le sementi devono esserecertificate, e quelle di canna non lo sono”.

red/mpd