Caso Ligresti: Dellai,su Cancellieri si vuole minare stabilita’ politica

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(askanews) – Roma, 5 nov – ”Non neghiamo che alcune espressioniusate nei colloqui privati, poi resi pubblici, tra ilministro Cancellieri e i familiari di una persona detenutaabbiano fatto sorgere interrogativi di opportunita’, anche inrelazione al particolare momento nel quale viviamo”. Lo haaffermato il deputato di Scelta Civica, Lorenzo Dellai,intervenendo in Aula alla Camera dopo l’informativa delministro cancellieri sul caso Ligresti. ”Sotto il profilo giuridico – ha aggiunto Dellai – sembrainsussistente qualsiasi dubbio di illegittimita’ o illiceita’del comportamento del Ministro: in nessun momento sembra averviolato normative penali o amministrative o aver esorbitatodai suoi poteri, essendosi attivato attraverso i canaliufficiali del suo dicastero, senza nessuna indebita pressionee senza alcuna invasione di campo in ambito giudiziario. Nonmeno importante – in secondo luogo – e’ la valutazione sulprofilo etico. Se il Ministro avesse posto in essere osollecitato decisioni di favore per un singolo detenuto, aldi fuori delle procedure consuete, anche se non in violazionedelle leggi, si porrebbe una rilevante questione etica. Ma,con tutta evidenza, non e’ questo il caso del MinistroCancellieri, che ha dato seguito alla segnalazione di cui sidiscute con le stesse modalita’ utilizzate in tantissimialtri casi analoghi”, ha aggiunto Dellai. Secondo l’esponente di Scelta Civica, ”non sfugge anessuno il fatto che, su questa vicenda, si scaricano varietensioni che in comune hanno una sola cosa: mandare a casaquesto Governo prima che a livello nazionale ed europeo siraggiungano risultati tali da rendere improponibile ilricorso al voto in tempi brevissimi. In altre parole, primache si consolidi proprio quello scenario di stabilita’politica, di credibilita’ e di ripresa che rappresenta ilvero interesse del Paese ma che evidentemente non coincidecon gli interessi di alcune parti nel gioco tra e dentro ipartiti. Ma gli interessi in gioco che noi vogliamo tutelaresono piuttosto quelli delle famiglie e delle imprese chehanno bisogno di stabilita’ politica e di coesione nazionale.

Sono anche quelli dei detenuti e dei lavoratori dellecarceri, spesso costretti a vivere ed operare in condizionicontrarie ad ogni principio di umanita’, non osiamo neppuredire di ‘recupero sociale’.Questo dovrebbe essere il veromotivo di scandalo per un Paese civile, non il comportamentodel Ministro oggetto di questo dibattito. Chiediamo dunque alei di proseguire il Suo lavoro e al Presidente Letta dicontinuare a considerare che tra le questioni di emergenzaper il Paese non e’ in secondo piano quella dellagiustizia”, ha concluso Dellai.

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