Lavoro: D’Antoni (Pd), ora patto sociale e democrazia economica

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(askanews) – Roma, 4 nov – ”Le stima Istat sul Pil mettono inevidenza che senza lavoro e coesione sociale non puo’ essercicrescita sostenuta. Serve un patto sociale che rilancioccupazione e consumi domestici, un grande accordo tragoverno, sindacati e imprese capace di sciogliere i nodistrutturali che frenano il mercato interno. La legge distabilita’ deve essere considerata la prima, importante tappadi questa nuova fase”. Lo afferma Sergio D’Antoni, del Pd. ”Sul versante del rilancio del lavoro produttivo dobbiamocogliere la sfida del pieno utilizzo dei fondi Ue inscadenza. Un miliardo al mese fino a tutto il 2015 daindirizzare su infrastrutture e fiscalita’ di sviluppo nellearee sottoutilizzate. Va poi realizzato un nuovo, coraggiosopatto fiscale che rilanci il potere d’acquisto dei redditimedio-bassi. A questi due traguardi – continua D’Antoni -deve aggiungersi una forte iniziativa riformatrice delsistema capitalistico su basi partecipative. La stradamaestra si chiama democrazia economica su un modello chegarantisca la partecipazione dei lavoratori alle decisionistrategiche d’impresa. Modello peraltro pienamenteprefigurato dall’articolo 46 della nostra Costituzione”,conclude D’Antoni.

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