Ambiente: Commissione Europea, stop ai sacchetti di plastica

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(askanews) – Bruxelles, 4 nov – La Commissione europea haadottato oggi una proposta di legge che obbliga gli Statimembri a ridurre l’uso delle borse di plastica in materialeleggero. Saranno gli Stati a decidere come farlo: facendolepagare, stabilendo obiettivi nazionali di riduzione,vietandole a determinate condizioni oppure in altri modi cheriterranno piu’ adatti. Per lo piu’ utilizzate una voltasola, le borse di plastica leggere possono pero’ resisterenell’ambiente centinaia di anni, spesso sotto forma dimicroparticelle i cui effetti dannosi sono noti, soprattuttoper l’ambiente marino.

”Ci siamo mossi per risolvere un gravissimo problemaambientale che e’ sotto gli occhi di tutti”, ha detto JanezPotocnik, Commissario per l’Ambiente, ricordando che ”ognianno in Europa sono piu’ di 8 miliardi le borse di plasticache si trasformano in immondizia, con pesanti danni perl’ambiente. Alcuni Stati membri sono gia’ riusciti a limitaredi molto il loro uso e se altri facessero altrettanto ilconsumo in tutta l’Unione europea potrebbe addiritturaridursi dell’80%”. Tecnicamente la proposta modifica ladirettiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggiointroducendo due elementi: da un lato, obbligando gli Statimembri ad adottare misure che riducano il consumo di borse diplastica di spessore inferiore a 50 micron, meno riutilizzaterispetto a quelle di spessore superiore e quindi piu’ arischio ”usa e getta”; dall’altro, lasciando agli Stati lascelta del tipo di misure, che possono consistere instrumenti economici, come imposte e prelievi, obiettivinazionali di riduzione e restrizioni alla commercializzazione(nel rispetto pero’ delle norme in materia di mercato internocontenute nel trattato sul funzionamento dell’UE.

La proposta e’ stata modulata sull’esempio di vari Statimembri e scaturisce dall’invito dei ministri per l’Ambientedell’UE alla Commissione di valutare il margine d’interventodell’Unione su questo fronte, intervento peraltro ampiamentecaldeggiato dai cittadini, come si e’ potuto ricavare dallavasta consultazione pubblica che ha preceduto l’elaborazionedel testo.

E’ comprovato che i mari europei sono il ricettacolo digrandi quantita’ di rifiuti.

Si stima che nel 2010 siano stati immessi nel mercato dell’UE98,6 miliardi di sacchetti di plastica, il che significa cheogni cittadino europeo ne ha usati 198 e presumibilmente neha riutilizzati ben poche, poiche’ la maggior parte di questisacchetti sono di materiale leggero e di fatto vengonoriutilizzate meno rispetto alle borse piu’ robuste. Le cifresul consumo di sacchetti di plastica in materiale leggeroindicano grandi differenze tra gli Stati membri: si va dai 4sacchetti annui pro capite di Danimarca e Finlandia, ai 466di Polonia, Portogallo e Slovacchia. L’Italia e’ in unaposizione intermedia, con 181 sacchetti annui pro capite.

red/mpd