Legge stabilita’: Brunetta, Letta passi a fatti e convochi cabina regia

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(askanews) – Roma, 30 ott – ”Fin dal giorno della fiducia alleCamere, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha tenutoa sottolineare ‘il ruolo centrale del Parlamento’ e lanecessita’ di ‘luoghi permanenti di codecisione’. Allostesso modo, fin dalla sera dell’approvazione della Legge distabilita’ in Consiglio dei ministri, tanto il presidenteLetta quanto il ministro Saccomanni hanno aperto a modifichee completamenti in Parlamento. Da ultimo oggi, a RadioAnch’io, il presidente Letta si e’ detto nuovamente pronto a’discutere della Legge di stabilita’ in Parlamento”’. Loafferma Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl.

”Tanti buoni propositi. Bene ribadirli con frequenza, macio’ non vuol dire che si realizzino. A due settimane dalvaro del principale provvedimento economico-finanziariodell’anno e dopo le gravi critiche emerse da tutte leaudizioni, infatti, quel luogo permanente di codecisione,alias ‘cabina di regia’, non e’ stato ancora convocato,nonostante le richieste giunte da tutti i partiti dimaggioranza. Convocazione della cabina di regia, ricordiamo,chiesta per difendere i saldi e il rigore finanziario e perimpedire l’assalto alla diligenza. Di che cosa ha pauraLetta? Di passare dalle parole ai fatti? Se la cabina diregia partisse davvero, allora chiederemmo al governo checosa impedisce di chiudere gia’ nei prossimi 2 mesi l’accordobilaterale con la Svizzera per il rientro dei capitali, inmodo tale da avere subito contezza di quando e quante risorsearriveranno nelle casse dello Stato, sia una tantum che aregime”, aggiunge Brunetta. ”Se la cabina di regia partisse davvero, allorachiederemmo al governo di rendere noto il metodo di calcolo,i presupposti giuridici, finanziari e teorici che hannoportato il comitato di esperti (di Banca d’Italia) a valutaretra 5 e 7 miliardi il capitale di Banca d’Italia, nonche’ lapubblicazione, per chiarezza e trasparenza, dei documentirelativi ai lavori istruttori. Se la cabina di regia partissedavvero, chiederemmo, altresi’, al governo di attuare venditedel patrimonio pubblico almeno per 1 punto di Pil (16miliardi) all’anno, come programmato dall’ex ministroVittorio Grilli, e non per i miseri 500 milioni attualmenteprevisti dalla Legge di Stabilita’ del ministro Saccomanni.

Se la cabina di regia partisse davvero, infine, chiederemmoal governo di accelerare ulteriormente i pagamenti dei debitidelle PA e di prevedere ulteriori possibili forme difinanziamento da parte del sistema bancario e delle societa’di factoring, da attivare mediante semplice concessione digaranzia da parte dello Stato su debiti certi, esigibili edormai definitivamente accertati dalle procedure gia’ poste inessere. Chiediamo troppo?”, si chiede Brunetta. com-ceg