Pdl: Urbani, Berlusconi vuole partito di fedelissimi. Oggi non e’ cosi’

MAR 3, 1330 -

(askanews) – Roma, 29 ott – ”Berlusconi ha due obiettivi. Ilprimo e’ tornare a parlare al suo elettorato storico, farglicapire che c’e’ un ritorno alle origini. Il secondo e’rimettere in piedi un partito omogeneo e capace di battersi.

Oggi un partito di incerti non serve e non funziona, oggi e’in gioco il futuro politico di Berlusconi e serve una squadradi fedelissimi, di gente motivata”. Giuliano Urbani, ilprofessore che vent’anni partecipo’ da protagonista allacostruzione di Forza Italia, spiega in un’intervista adAvvenire la scelta di chiudere il Pdl e tornare a Fi. ”NelPdl attuale – ha spiegato – non c’era ne’ un forte richiamoagli elettori del ’94 ne’ una forte solidarieta’ aBerlusconi. Il presidente ha fatto solo due piu’ due”. Per Urbani, Alfano e i ministri ”vogliono giocare inproprio, non vogliono legare il proprio futuro a Berlusconiche considerano il passato che lentamente se ne va. Ma glielettori sono un’altra cosa: quelli sono tutti conBerlusconi. Fossero minimamente incerti sarebbero gia’ con imoderati del Pd. Ripeto: i voti sono o di Berlusconi o diLetta, certamente non di Alfano”. Poi un no all’idea diMarina leader della nuova Forza Italia, perche’ ”e’ una cosapriva di senso. Il padre si e’ affermato per il suo carisma:e’ stato un incredibile uomo d’impresa, ha inventato la tvpubblica… Beh, quel carisma non si trasferisce da unapersona all’altra”.

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