(askanews) – Roma, 26 ott – ”Non si puo’ continuare a giocarecon la Rai come spa ma di proprieta’ integrale dello Stato equindi a carico dei contribuenti. Chiediamo ai cittadini sevogliono pagare il canone per il servizio che viene offerto.
La risposta sara’ no! Basta imporre ai cittadini prodotti chenon vogliono. Basta obbligare l’utente a pagare programmi chenulla hanno a che fare con il servizio pubblico. Non stascritto da nessuna parte che il servizio pubblico debbaessere gestito da un’azienda di proprieta’ al 100% delloStato”. Lo ha affermato in una nota il senatore di SceltaCivica Maurizio Rossi, membro della Commissione di VigilanzaRai. ”Nel maggio 2016 scade la convenzione tra Stato e Rai el’interesse primario del cittadino impone che venga primadefinito cosa sia definibile ‘Servizio Pubblicod’informazione’ e successivamente che sia messo a gara adevidenza pubblica al fine che sia fornito il miglior servizioal costo inferiore. Sono convinto – ha aggiunto Rossi – chein tal modo sia possibile abbattere il canone a 50/70 eurocon un servizio di gran lunga migliore e presente su tutti imedia dalla carta stampata al web alla radio e allatelevisione”, ha concluso.
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