Legge elettorale: Di Pietro, decreto governo sarebbe ferita a democrazia

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(askanews) – Roma, 26 ott – ”Il Paese continua a sprofondare e’loro continuano a litigare su tutto. Stiamo sull’orlo delbaratro? I nostri politici se ne fregano e proseguono nelbisticciare sulla decadenza del condannato Berlusconi. Questogoverno delle larghe intese e l’anomala maggioranza che loappoggia, infatti, non sono riusciti ad approvare un soloprovvedimento per migliorare la situazione economicadell’Italia”. E’ quanto scrive sul suo blog il presidentedell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, secondo cui ”lalegge di stabilita’ si e’ rivelata un salasso per le fascemedio basse della popolazione e ha lasciato intatti iprivilegi dei ricchi e della Casta. Non sono riusciti neanchead iniziare la discussione sull’abrogazione del Porcellum, laprima riforma che doveva fare questo Parlamento”. Secondo Di Pietro ”le litigiose Camere ora rischiano diessere umiliate con una decisione presa per decreto dalgoverno, nel frettoloso tentativo di anticipare la sentenzadella Consulta che si pronuncera’ sulla costituzionalita’ diquesta legge elettorale il 3 dicembre. Tutti sanno chelegiferare in materia di legge elettorale e’ strettaprerogativa del Parlamento. Ma l’esecutivo, con la scusa chesi tratta di una decisione urgente, potrebbe scavalcarlo”.

”Sarebbe l’ennesima ferita alla democrazia – conclude DiPietro – e alla nostra repubblica parlamentare che, con lariforma costituzionale che sta andando avanti in Parlamento,alcuni spregiudicati vorrebbero trasformare in presidenziale,copiando il modello piduista di Licio Gelli”. com-brm/mar