Giustizia: Anm, clima avvelenato ha favorito proposte riforma punitive

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(askanews) – Roma, 25 ott – I rapporti tra politica emagistratura ”oltre ad avere avvelenato la vita del nostroPaese” hanno ”condizionato negativamente le iniziative diriforma legislativa” della giustizia, con proposte ”conscopo punitivo” che ”mirano strumentalmente a riformare imagistrati piuttosto che migliorare la giustizia”. Loafferma il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli nel suointervento introduttivo al XXXI congresso nazionaledell’associazione.

Quanto ai rapporti tra politica e magistratura, harimarcato Sabelli, ”proseguono provocazioni e attacchiverbali, legati a singole vicende giudiziarie, accompagantida campagne giornalistiche offensive e intimidatorie, in uncliche’ che evoca un pericoloso clima di scontro che lamagistratura rifiuta e al quale oppone l’irrinunciabilenecessita’ del recupero urgente di una condivisaresponsabilita’ istituzionale, nel segno del rispetto perl’indipendenza e l’autonomia della giurisdizione, dellasalvaguardia del bene comune e del rifiuto di particolarismi,pregiudizi e faziosita”’.

Quanto alle iniziative di riforma legislativa dellagiustizia, questo clima avvelenato ha, sempre secondo ilpresidente dell’Anm, ”ostacolato quelle necessarie arestituire al processo qualita’ ed efficienza, e stimolatod’altro canto proposte che periodicamente si affacciano conscopo punitivo neanche troppo dissimulato che miranostrumentalmente a riformare i magistrati piuttosto che amigliorare la giustizia: riduzione delle competenze del Csm,separazione delle carriere, alterazione dell’equilibrio deirapporti tra publico ministero e polizia giudiziaria eeliminazione del principio di obbligatorieta’ dell’azionepenale, per limitarmi a qualche esempio. Ulteriore prova -conclude – e’ offerta dal ddl approvato dalla sola Cameranegli ultimi mesi della XVI legislatura che mirava ariformare la responsbilita’ dei magistrati con l’introduzionedi un’azione diretta, che non avrebbe uguali nel mondooccientale”.

njb