(askanews) – Roma, 25 ott – L’amnistia e l’indulto sono”strumenti di emergenza” per aggredire la situazione dellecarceri italiane, che per essere risolta necessita disoluzioni e misure strutturali, senza le quali anche le prime”si ridurrebbero a soluzioni effimere e provvisorie”. Loafferma il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli intervenendoin apertura del XXXI congresso nazionale dell’associazione.
Per Sabelli ”amnistia e indulto dovrebbero prevedereappropriate esclusioni oggettive e dovrebbero legarsi amisure e condizioni che tengano in debito conto le ragionidelle vittime dei reati e siano dirette, nei casiappropriati, a favorire azioni riparatorie e il reinserimentosiciale del reo”.
Per il presidente Anm le riforme strutturali, chedovrebbero porsi nel solco indicato dal Presidente dellaRepubblica nel suo discorso alle Camere, dovrebbero ”mirarea un complessivo adeguamento dello strumento penale esanzionatorio” con un’ampia depenalizzazione, unasostanziale decarecerizzazione, con la realizzazione di nuovestrutture e riqualificazione delle esistenti, con ladiversificazione della pena e la valorizzazione degliistituti di giustizia riparativa, oltre che la valorizzazionedella detenzione domiciliare e di altre misure alternative.
njb