Legge stabilita’: Zanetti (SC), non riduce pressione fiscale

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(askanews) – Roma, 23 ott – ”A conti fatti, la parte dellamanovra che impatta sulle entrate fiscali determina nel 2014riduzioni per 8,1 miliardi e aumenti per 9,5 miliardi, con uneffetto netto a favore dello Stato di 1,4 miliardi. Nel 2015riduzioni per 9,6 miliardi ed aumenti per 6,2 miliardi, conun effetto netto di 3,4 miliardi a favore dei contribuentiche pero’ si riduce ad appena 0,4 miliardi se si considera lascure della clausola di salvaguardia di 3 miliardi sul 2015.

Nel 2016 riduzioni per 11,6 miliardi ed aumenti per 6,1miliardi, con un effetto netto di 5,5 miliardi a favore deicontribuenti che pero’ diventa di 0,5 miliardi a favore delloStato se si considera la scure della clausola di salvaguardiadi 6 miliardi sul 2016. Nel 2017 riduzioni per 13,1 miliardied aumenti per 5,8 miliardi, con un effetto netto di 7,3miliardi a favore dei contribuenti che pero’ diventa di 2,7miliardi a favore dello Stato se si considera la scure dellaclausola di salvaguardia di 10 miliardi sul 2016. Tutto sipuo’ dire di questa manovra, tranne che riduce la pressionefiscale”. Lo dichiara in una nota Enrico Zanetti,responsabile politiche fiscali di Scelta Civica evicepresidente della Commissione Finanze della Camera. ”In questo gigantesco gioco delle tre carte, che e’ talein quanto la manovra viene inopinatamente spacciata dalGoverno non come redistributiva del carico fiscale, cosa chedi per se’ potrebbe essere condivisibile, ma comedecrementativa, quello che appare veramente intollerabile -sottolinea Zanetti – e’ l’atteggiamento del PDL che e’ nonsolo forza di maggioranza, ma anche forza che, a differenzadi Scelta Civica, ha suoi esponenti, insieme al PD, neldicastero dell’Economia. Scelta Civica, pur con tutta lalealta’ dovuta al Governo, avrebbe impostato diversamente lamanovra sin dallo scorso maggio, concentrando le energie suuna immediata prosecuzione della spending review effettuatanel 2012 dal Governo Monti, invece che perdersi nella assaipiu’ facile, ma meno produttiva propaganda su un IMU primacasa che questa manovra, targata per ora PD-PDL e su cuiScelta Civica potra’ finalmente dare il proprio contributo insede parlamentare, rinomina con soave spudoratezza in TASI.

Un acronimo che, in dialetto veneto, sembra anche un invito.

Un invito che pero’ – conclude Zanetti – Scelta Civica non haalcuna intenzione di accogliere”.

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