Imu: Brunetta, Fassina fa il finto ingenuo. Tutelare prima casa

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(askanews) – Roma, 22 ott – ”Il viceministro dell’Economia,Stefano Fassina, fa il finto ingenuo o davvero crede checonfondere numeri e fatti serve a conquistarsi consenso? Miaccusa di non sapere che la ricchezza delle famiglie italianee’ concentrata in una fascia ristretta di popolazione e, conquesta frase scivolosa, pensa di ripetere ancora una volta lasua confusa visione dell’imposta sulla prima casa. Come adire se poche sono le famiglie molto ricche allora tassandola casa di proprieta’ finiamo per fare giustizia sociale”.

Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl.

”Il 78% delle famiglie italiane risiede in abitazioni diproprieta’ e l’88% dell’IMU e’ versata da famiglie il cuireddito non supera i 55 mila euro lordi all’anno. L’Imuinoltre non e’ una tassa proporzionale al reddito ma alvalore catastale. A Roma il versamento medio, di oltre unmilione di famiglie, e’ di 537 euro, quasi il doppio diMilano, 292 euro. L’Imu dunque colpisce tutti e in modoproporzionale al valore catastale, che nella maggior partedel Paese e’ lontanissimo dal valore reale”, aggiungeBrunetta.

”Ho troppa stima di Fassina per credere che sia convintodelle cose che dice, ma a scanso di equivoci glielo ripetoancora: cosa c’entra l’Imu con la ricchezza? Non far pagareuna tassa ingiusta a tutte le famiglie italiane non e’ unaopzione tecnica ma e’ un dovere morale. Se una tassa e’basata sui valori catastali delle case la tassa non solo e’iniqua ma e’ strumento diabolico che aumenta l’iniquita’ dipartenza. Non esiste una soluzione in grado di far pagaresolo ai ricchi ricavandone comunque un gettitosignificativo.

La casa di proprieta’ e’ troppo spesso l’unica via performare una famiglia e tutelando questa scelta tuteliamo lefamiglie piu’ deboli. Ci pensi Fassina prima di parlare asproposito e impari a far di conto”, conclude Brunetta.

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