Governo: Monti attacca Letta, ”troppe concessioni al Pdl”

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(askanews) – Roma, 21 ott – ”Letta sull’Imu si e’ inginocchiato al Pdl, con la conseguenza di una manovra non adeguata sul cuneo fiscale e facendo aumentare l’Iva”. Lo dice Mario Monti, dimessosi nei giorni scorsi da presidente di Scelta Civica, nel corso di un’intervista alla trasmissione tv ”In mezz’ora” su Raitre. L’ex premier e’ convinto che senza ”un contratto di coalizione chiaro” accadra’ in futuro quello che e’ successo con la legge di stabilita’. Conferma tuttavia che ”Scelta Civica ha sempre detto che la grande coalizione e questo presidente del Consiglio sono la migliore cosa per il Paese. Io sono perche’ duri cinque anni, vorrei che fosse il governo ‘del fare’ come ha fatto all’ inizio, poi per il predominare di Pd e Pdl e’ diventato il governo del ‘disfare’ alcune riforme fatte in passato”. Monti chiarisce ulteriormente la sua posizione: ”E’ ridicolo dire che sia Scelta Civica a minacciare la stabilita’ del governo. Piuttosto e’ minacciata dal Pd che, in questa fase precongressuale, e’ una variabile indipendente. E dal Pdl che fa continui diktat, tanto che spesso si scrive Letta ma si legge Brunetta”. L’ex premier illustra la propria analisi della situazione politica: ”Tutto e’ condizionato dalla posizione del senatore Berlusconi. D’altra parte, dopo che varammo la legge Severino, Alfano alla Camera ritiro’ la fiducia alla politica economica del mio governo”. Sul problema della decadenza di Berlusconi dal ruolo di senatore afferma: ”Io votero’ in base alla relazione che la Giunta del Senato fara’ pervenire in Aula. Per me, la votazione e’ sull’ applicazione di una legge approvata un anno fa e che allora non fu contestata. Non e’ un giudizio su una persona. Se venisse usata la grazia per Berlusconi,. io non mi scandalizzerei”. Il dissenso di Monti con il governo s’incentra sulla politica economica: ”Chiaro che occorra mantenere i conti in ordine, e fa bene il presidente Letta a tenerli a posto. Ma occorre ora andare piu’ decisamente verso la crescita. Io ho dovuto praticare massicce dosi di austerita’ perche’ ho trovato una situazione di crisi finanziaria grave”. Il senatore a vita indica una strada: ”La crescita non si realizza dando i soldi dello Stato ma con le riforme, cosi’ che sia piu’ difficile rubare, sia piu’ difficile corrompere, piu’ difficile vivere di rendita, cosi’ che i giovani possano migliorare le loro condizioni di lavoro”. Monti parla pure della situazione interna al suo movimento. Interrogato sull’incontro tra Silvio Berlusconi, Mario Mauro e Angelino Alfano tenutosi la scorsa settimana al Circolo ufficiali del Ministero della Difesa, replica ironico: ”Non lo sapevo e immagino che abbiano trattato di questioni che riguardano il ministero della Difesa. Siccome credo molto nell’autonomia del governo, non ho criticato Mauro per non avermi informato di questo. Gli ho solo detto fossi stato in lui non l’avrei fatto”. Prosegue Monti: ”Mauro mi aveva pregato di prenderlo con me. Trovo strano che Mauro e Casini critichino Scelta Civica per un non sufficiente appoggio al governo e vadano verso coloro che lo minacciano davvero”. Perche’ questo strappo? ”Bisogna chiederlo a loro. Lo fanno perche’ vedono piu’ spazio elettorale da quella parte. Anch’io avrei fatto un accordo con il Pdl ma per dar vita a un centrodestra depurato da certe personalita’ e prassi incompatibili con Scelta Civica”. L’ex premier e’ polemico rivolgendosi alla conduttrice Lucia Annunziata nella parte finale dell’intervista: ”In Europa e nel Ppe chi vi parla e’ considerato colui che ha salvato l’Italia e l’Eurozona. In Italia chi vi parla, perche’ cosi’ vuole coltivare la sua immagine chi non mi ama, e’ colui che in uno studio televisivo si e’ trovato tra le braccia, di sorpresa, in maniera poco corretta, ad opera di una sua collega – collega e’ dire molto – un cagnolino. Oggi c’e’ un’alta autorita’ dello Stato che fa spesso riferimento nelle sue sagaci dichiarazioni a che fine avra’ fatto il cagnolino di Monti: ‘sara’ svanito nel nulla come il centro?’. E’ un vicepresidente del Senato, e’ il senatore Gasparri, lui si diverte molto con questo”. I riferimenti dell’ex premier sono a Daria Bignardi e alla trasmissione de La7 ”Le invasioni barbariche”. Immediata la risposta di Mauro: ”Letta inginocchiato al Pdl? Monti e’ lontano dalla realta’ sul governo, come su tutto il resto. Il governo Letta sta salvando l’Italia dal baratro e noi vogliamo contribuire a rafforzarlo senza un bombardamento quotidiano di critiche. Se anche Monti converge sull’ipotesi di creare il Ppe in Italia, ben venga. Stia tranquillo: le pulsioni populistiche dei falchi del Pdl non ci interessano”. Maurizio Gasparri, tirato in ballo da Monti sulla vicenda del cagnolino Empy, dichiara: ”Empy in Senato sarebbe piu’ leale del professore”. Per Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera: ”Monti ormai e’ capace di fare solo battute”. Pier Ferdinando Casini ribatte: ”Quando Monti stava a Palazzo Chigi, noi lo abbiamo sempre appoggiato. Non capisco perche’ quello che e’ valso per lui non dovrebbe valere per Letta, che viene sottoposto tutti i giorni a una gragnola di critiche. Noi a questa doppia morale diciamo di no”. Le tensioni all’interno di Scelta Civica, alla vigilia dell’arrivo in Parlamento della legge di stabilita’, preoccupano il premier Letta che domani sara’ alla Camera alle 10 e al Senato alle 16 per parlare del Consiglio europeo in programma il 24 e il 25 ottobre. Dal Pdl arriva intanto un appello da parte del segretario Alfano nel corso di una intervista al Tg1: ”Siamo fortemente contrari all’applicazione retroattiva della legge Severino e speriamo che il Parlamento e il Pd correggano la loro impostazione. Oggi la questione e’ la inaccettabile sproporzione tra i due anni stabiliti dai giudici di Milano sull’ interdizione dai pubblici uffici e i sei previsti dalla legge Severino. Come si fa ad applicare una legge cosi’ afflittiva in modo retroattivo?”. gar/sam/