Scelta civica: e’ resa dei conti, si prepara sponda per ‘alfaniani’

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+++Denso calendario di incontri: martedi’ direttivo, giovedi’riunione senatori, preceduta da assemblea eletti diMontecitorio e Palazzo Madama+++.

(askanews) – Roma, 18 ott – Scelta civica si appresta alla resadei conti tra le sue due anime, popolare e neoliberista, chehanno sempre dimostrato una certa quota di incompatibilita’,ora sfociata nella spaccatura dopo la lettera dei 12 senatoria Mario Monti, che ha portato all’annuncio delle dimissionidel leader.

In questo quadro, le critiche alla legge di stabilita’espresse dall’ex premier appaiono solo un elemento scatenanteper l’emergere di questa divaricazione, che guardapoliticamente molto piu’ lontano e che appare strettamentelegata agli sviluppi futuri in casa Pdl.

In buona sostanza, quanto si sta lentamente approntando,con la ‘scusa’ dell’atteggiamento critico di Montiall’esecutivo, e’ una sponda politica di parlamentaripopolari, che raccoglierebbe – secondo le indiscrezioniprevalenti al momento al Senato – oltre ai 12 pronti aduscire da Sc anche un’ulteriore decina di senatori Pdl, inmodo da formare un gruppo di 20-25 persone checostituirebbero l’avanguardia, laddove le cose in casa Pdldovessero precipitare, di un gruppo di popolari forte anchedi altri esponenti ‘alfaniani’.

In queste ore le riunioni, ufficiali e ufficiose, sisusseguono. Restando sole alle prime, da registrare laconvocazione per martedi’ prossimo, 22 ottobre alle 20,30nella sede del partito, del direttivo di Scelta civica. Pergiovedi’ 24 alle 15, quella del gruppo Sc del Senato, chedovrebbe essere pero’ preceduta, in mattinata o la seraprima, da una riunione congiunta dei gruppi di Camera eSenato, o piu’ verosimilmente degli eletti Sc senza lacomponente Udc, che dovrebbe delineare le scelte del partitoda proporre ai senatori. Un’altra riunione, prevista permartedi’ mattina, del gruppo Sc del Senato, sarebbe statainvece sconvocata dal capogruppo Susta.

Per quanto riguarda l’ordine del giorno delle riunioni,questo e’ ancora limitato ad un chiarimento interno e allaverifica del sostegno all’esecutivo Letta, ma al Senato gia’si parla del nuovo gruppo de ‘I popolari’, mentre tra i’lealisti’ di Scelta civica resta ancora viva la speranza dimantenere una rappresentanza di gruppo, nonostante i numeri arigor di regolamento non lo consentirebbero. In fondo, si fanotare, anche alla Camera esiste il gruppo Fratelli d’Italiache conta solo 9 deputati, in forza di una deroga dellapresidenza, analogamente potrebbe essere anche al Senato perScelta civica che, escludendo al momento Monti, conterebbe 7senatori (servirebbe anche qui una deroga del presidente). Lapossibilita’ che in casa Sc non si giunga allo stadio della”scissione dell’atomo”, come qualcuno cinicamente afferma,appare molto remota.

njb/vlm