Scelta civica: Cazzola, dissidio strategico. Ora assemblea nazionale

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(askanews) – Roma, 18 ott – ”Che cosa succedera’ ora in Sceltacivica? Sono emerse differenze che non potranno essererisolte nemmeno da un congresso, evento assai improbabile inun partito che ancora non esiste e che si stava cimentandoora con il tesseramento. A valutare bene gli eventi che hannodeterminato questo patatrac e’ visibile una regia: gli 11senatori non avevano alcun bisogno di dichiarare la loroobbedienza cieca ed assoluta al governo e di difendereacriticamente una manovra che piace in Europa non per quelloche fa ma per quanto non fa (quindi neppure danni). Maneppure Mario Monti aveva proferito delle criticheinsostenibili al disegno di legge, da dover ricevere unareplica tanto dura. La legge di stabilita’ e’ solo unpretesto per fare esplodere un dissidio strategico”. Cosi’,con un articolo su ‘formiche.net’, Giuliano Cazzola,responsabile welfare di Scelta Civica, interviene oggi sullevicende che hanno portato ieri alle dimissioni di MarioMonti. ”I resti di quel bipolarismo sopravvissuto a se stesso -aggiunge – agiscono da forza centrifuga sulla formazionemontiana. Ma nulla e’ cambiato in modo rilevante, rispetto aprima. Da un lato c’e’ sempre il Cavaliere malconcio,impresentabile, ma irriducibile; dall’altro lato, MatteoRenzi si rivela essere un ragazzotto ambizioso, abilecomunicatore di idee che parlano alla pancia della gente. ”Per un partito che pretende di essere la sentinelladella Ue in Italia, e’ venuto il momento di scegliere, nonper i surrogati, ma per un bipolarismo vero come quello chedistingue e divide, nell’Unione, i Popolari e i Socialisti,pronti a fare accordi se le circostanze lo impongono, ma bendeterminati – conclude Cazzola – a difendere ciascuno lapropria identita”’.

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