Legge stabilita’: Berlusconi media tra falchi e ministri Pdl (1 update)

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(askanews) – Roma, 17 ott – Giornata di incontri per SilvioBerlusconi. In mattinata il leader del Pdl ha avuto un lungocolloquio a palazzo Grazioli con il suo legale Niccolo’Ghedini. Poi, all’ora di pranzo, ha ricevuto i ministripidiellini Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello, BeatriceLorenzin e Nunzia De Girolamo. Assente solo Maurizio Lupiimpegnato in incontri istituzionali. Erano presenti ancheGianni Letta e il presidente dei senatori del Pdl RenatoSchifani. Al termine del vertice – che ha avuto al centrocome argomento, fra gli altri, la legge di stabilita’ appenavarata dal governo – nessuno ha rilasciato dichiarazioni masecondo quanto si apprende dai presenti il clima e’ statosereno.

I ministri del Pdl avevano infatti varcato il portone dipalazzo Grazioli pensando di trovare un Silvio Berlusconipronto a far cadere il governo sulla legge di stabilita’ ederano intenzionati a ribadire la loro determinazione adandare avanti. Invece il leader del Pdl, nell’incontro duratooltre tre ore, avrebbe utilizzato toni concilianti, spiegandoloro che la vita dell’esecutivo non dipende dalla manovra,che comunque va modificata in Parlamento. Berlusconi provadunque a ricomporre il partito, dopo le polemiche tra’falchi’ e ministri degli ultimi due giorni su una legge distabilita’ che lui stesso aveva considerato solo come forieradi nuove tasse.

In coincidenza con la fine dell’incontro con i ministri, apalazzo Grazioli sono entrati il coordinatore Sandro Bondi ela senatrice Manuela Repetti. E poco piu’ tardi, alle 19, e’arrivato anche Raffaele Fitto. Adesso resta da vedere cosaemergera’ dall’incontro con i cosiddetti ‘falchi’ delpartito.

Berlusconi avrebbe ribadito ai ministri che salvoprovocazioni da parte della sinistra il governo puo’ andareavanti. Anzi – secondo quanto racconta chi ha partecipatoall’incontro – il leader del Pdl ha anche riconosciutoaspetti positivi della legge di stabilita’ tra cui quello diaver scongiurato i tagli alla sanita’. Quando si e’ parlato del partito, del suo assetto e delsuo futuro i toni sono stati piu’ netti. Il problema, per iministri, sarebbe la linea politica, non e’ dunque – hannoprecisato – una questione di incarichi o di poltrone ma laprospettiva futura del Pdl. Inoltre, per i componenti delgoverno, sarebbe un errore tornare a utilizzare i toni deldue ottobre. Berlusconi ha pero’ ribadito che soloprovocazioni esagerate da parte della sinistra potrebberomettere a repentaglio la vita del governo.

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