Ue: Prodi, meno timidi con l’Europa in tre mosse

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(askanews) – Roma, 16 ott – Sono necessari ”alcuni passi per farriprendere la nostra domanda interna. Il primo e’ che ilsettore pubblico paghi i propri debiti. Il secondo e’ quellodi ridare fiato al nostro sistema bancario, eccessivamentepunito da una rigida interpretazione delle nuove regoleeuropee e, dopo sei anni di crisi, ovviamente appesantito daun insopportabile peso di debiti cattivi. In terzo luogodobbiamo prendere misure immediate per rendere piu’ selettivoil ricorso alla giustizia amministrativa e piu’ rapida laconclusione delle controversie civili”. Ad indicare questepriorita’, in un’intervista al ‘Messaggero’, e’ stato l’expremier Romano Prodi, secondo cui ”nella situazione attualegli investimenti italiani si riducono e quelli stranieririsultano impossibili. Vi e’ una serie di lavori pubblici chedopo anni di contenzioso aspettano solo l’approvazionedefinitiva da parte delle autorita’ centrali e locali perpoter partire”. Dunque ”non si puo’ mettere attorno a untavolo tutte le autorita’ competenti e obbligarle finalmentea prendere una decisione?”. L’ex premier ha poi individuato alcune ”misureimmediate” fra cui ”ci dovrebbe anche essere un incentivoall’aumento del potere d’acquisto dei cittadini ma non so dache lato si possa dare il via a questa decisione quandol’abolizione totale dell’Imu ha reso inevitabile l’aumentodell’Iva, aumento che non puo’ che produrre un’ulteriorediminuzione dei consumi”. Secondo l’ex premier, ”abbiamoassolutamente bisogno di dare noi un messaggio dicambiamento, anche perche’ la mamma tedesca difficilmentecambiera’ le sue politiche”. com-brm/cam/rob