Alitalia: Lanzillotta, follia salvataggio senza piano industriale

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(askanews) – Roma, 16 ott – ”Oggi pensare che un’azienda che haun miliardo di debiti finanziari e che perde 1,6 milioni dieuro al giorno possa essere salvata attraverso un aumento dicapitale a cui far partecipare Poste italiane perche’possiede sette aerei e’ una pura follia. Si sta giocando conil fuoco con il risultato di prolungare questa costosissimaagonia: senza un serio piano industriale che escluda i vecchiazionisti Alitalia non decollera’ e a restera’ a terra lacompetitivita’ del nostro sistema paese”. E’ quanto scrive Linda Lanzillotta, senatrice di SceltaCivica e vice presidente del Senato, nella sua newsletterrilanciata da formiche.net. L’esponente di Scelta Civica definisce quello di Alitalia”un caso di scuola” di cio’ ”che non si dovrebbe faresoprattutto dopo gli errori gia’ commessi nel passato, quandoci era stata propinata la favola degli ”imprenditoripatrioti”, dopo quella dei ”capitani coraggiosi”. ”E’lecito domandarsi cosa c’entra Poste con Alitalia – scriveLanzillotta – quale sia il piano industriale che e’ dietrol’operazione di salvataggio e, soprattutto, quali segnali sidanno al mercato con interventi al fotofinish quando mancaoramai l’ossigeno per garantire la continuita’ aziendale.

Ancora una volta – prosegue – si e’ scelta la ”logica dellatoppa” e si e’ rinunciato a intervenire con una logica dimercato per costruire una soluzione industriale che nonscaricasse altri costi sui contribuenti e fosse in grado dioffrire maggiore qualita’ ai consumatori. Non bisogna quindimeravigliarsi se poi ci piovono accuse di protezionismoall’italiana. Nelle ultime settimane non abbiamo fornito chedei pessimi esempi: prima con Telecom, oggi con Alitalia”,conclude.

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