Legge stabilita’: Federfarma, con nuovi tagli sanita’ farmacie a rischio

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(askanews) – Roma, 15 ott – Ulteriori tagli alla spesa farmaceutica convenzionata con il Ssn, che in questi anni e’ stata oggetto di ripetute e pesanti misure di contenimento, sarebbero sconsiderati e insostenibili e finirebbero per privare i cittadini di un servizio essenziale qual e’ l’erogazione dei medicinali da parte delle farmacie. Lo denuncia in una nota Federfarma, la Federazione che rappresenta le farmacie private, che chiede con forza al governo di non procedere con tagli lineari della spesa farmaceutica, ma di fare scelte coraggiose, individuando ed eliminando i veri sprechi; sprechi che non risiedono certo nell’assistenza farmaceutica convenzionata, trasparente, monitorata e controllata al centesimo, grazie ai dati forniti in tempo reale dalle farmacie alla Pubblica amministrazione. Fortissima la preoccupazione espressa dalle farmacie rurali che denunciano come nuovi tagli porterebbero alla chiusura di tante piccole farmacie che assicurano il servizio nei centri minori. ”Le farmacie – afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma – da anni mettono a disposizione del Governo e delle Regioni la propria rete informatizzata capillare e la propria professionalita’ per razionalizzare la spesa e sono pronte a favorire, in sinergia con i medici di medicina generale, il processo di deospedalizzazione e il potenziamento dell’assistenza territoriale, come previsto dalla recente Nota di aggiornamento al Def 2013, presentata dal ministero dell’Economia. Le farmacie non sono in grado pero’ di sostenere nuovi tagli. Gia’ oggi, secondo i dati dei distributori intermedi di medicinali, 3.000 farmacie si trovano in una situazione di grave difficolta’ economica e non riescono a pagare regolarmente i fornitori. Alcune sono gia’ fallite. Chiediamo al governo – conclude Racca – di non distruggere il servizio farmaceutico, che e’ un patrimonio importante del nostro Paese perche’ garantisce la presenza del Ssn su tutto il territorio nazionale, dalla grande citta’ al piccolo centro rurale. La rete delle farmacie va invece valorizzata per rendere piu’ efficiente il sistema sanitario nazionale”. ”La situazione delle farmacie rurali e’ particolarmente grave – aggiunge Alfredo Orlandi, presidente del Sunifar che rappresenta le farmacie rurali – e ulteriori tagli metterebbero la parola fine sul servizio farmaceutico nei piccoli centri, dove la farmacia e’ spesso l’unico presidio sanitario. Chiediamo con forza al Governo di non penalizzare ulteriormente i cittadini che risiedono nei tanti piccoli comuni del nostro Paese e che, oltre ai disagi che gia’ subiscono, resterebbero anche senza farmacia”, cinclude Orlandi. com-stt/res/alf