Immigrati: Mauro, ‘Mare nostrum’ con scopi umanitari e di sicurezza

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(askanews) – Roma, 15 ott – ”L’operazione e’ cominciata, sonogia’ operativi in quel braccio di mare degli assetti chenormalmente non vengono impiegati, ci sono gia’ piu’ navi delsolito”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro,intervistato da Giovanni Minoli su Radio24 in meritoall’operazione Mare Nostrum. Mauro ha precisato il carattere”umanitario” della missione, pur non essendo previsto iltrasferimento di tutti i migranti intercettati sulle costeitaliane, e precisato l’utilizzo esclusivamente a fini civilidei droni. ”A partire dal 18 ottobre – ha indicato il ministro – cisara’ anche una nave diversa, una unita’ anfibia col compitodi coordinare tutte le altre navi, 6 in tutto, della Marinamilitare, ognuna con equipaggi da 80 fino a 250 uomini, conelicotteri a lungo raggio”. Mauro ha quindi precisato che ”il compito della missionee’ umanitario, ovvero salvare le vite umane. Ma anche disicurezza, le navi hanno una doppia ragione di presenza: sononavi militari col compito di identificare anche le navimadri, utilizzate dagli scafisti. Quando vengono individuatele navi – ha indicato Mauro – procediamo a scortarle, vengonocondotte al porto sicuro piu’ vicino secondo le regole deldiritto internazionale”.

In tale quadro, l’esponente del governo Letta haillustrato come ”se non ci sono migranti che hanno bisognodi assistenza sanitari – in questo caso vengono trasferitisulle nostre navi – e se il battello e’ in condizioni dinavigare, la nave viene scortata verso il porto piu’ sicuro epiu’ vicino, non necessariamente italiano”.

Sul fronte della traduzione dei costi in ulteriorepressione fiscale ”se ci riferiamo alla legge di stabilita’bisogna aspettare fino a domani”, ha indicato Mauro. ”Inogni caso – ha aggiunto – l’intenzione dell’esecutivo e’ dinon far pagare agli italiani nuove tasse”.

Infine, sull’impiego di droni nell’operazione ”MareNostrum” il titolare della Difesa ha precisato che ”i dronivengono da tempo utilizzati anche per usi civili e non siprevede l’uso di dispositivi armati. Molto di quello che e’tecnologia militare viene poi impiegato in ambito civile. Nonsiamo in guerra, le forze armate italiane contribuiscono allapace e alla stabilita’, come prevede la nostraCostituzione”, ha concluso Mauro.

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