UE: Serracchiani, Fvg territorio che attrae l’Europa

LUG 7, 1324 -

(askanews) – Trieste, 11 ott – ”La risposta giusta allanecessita’ di questa Regione di collocarsi in modo efficacetra le amministrazioni che investono nella propria capacita’di fare relazioni internazionali”.

Cosi’, e ringraziando i protagonisti del Simposio dell’INCEsu Macroregioni e rafforzamento della cooperazioneistituzionale ed economica, incontrando i giornalisti lapresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, DeboraSerracchiani, ha espresso il suo compiacimento per irisultati di un evento ”da cui e’ emersa l’importanza diquesto territorio che interessa e attrae l’Europa. Abbiamol’esigenza di lavorare ad un allargamento che gli attorieconomici stanno gia’ vivendo quotidianamente nei fatti”.

Alla realta’ economica e finanziaria evidenziata dagliesponenti di Ferrovie dello Stato, Generali, Telit,Fincantieri, Unicredit nel corso del convegno, secondoSerracchiani ”devono far seguito la politica e le strategiemacroregionali, in un’ottica in cui le Regioni diventanocentrali”.

Il viceministro agli Esteri Marta Dassu’ ha osservato che”strategia macroregionale non significa solo nuove risorse,ma piani d’azione che vanno approvati dal Consiglio europeo esi basano sulla capacita’ di utilizzare i fondi strutturali,di coesione e regionali finalizzati alla raggiungimento diobiettivi ed all’attuazione di progetti che nessuno potrebbeportare avanti da solo”.

Un principio sottolineato anche dal ministro per la Coesioneterritoriale Carlo Trigilia, il quale ha osservato come unbuon progetto serva a far collaborare le entita’ necessariealla soluzione di un problema e ha citato ad esempiol’inquinamento nell’Adriatico.

Una realta’ ”che Trieste, il Friuli Venezia Giulia o leregioni sull’altra sponda non possono risolvere da soli eduna situazione in cui la cooperazione va a vantaggio di tuttie puo’ comportare sviluppo, green economy, turismo diqualita”’.

Per il ministro Triglia, cooperazione significa portareavanti ”strategie sui beni complessivi, su nodi che quandovengono sciolti possono costituire un vantaggio per tutti gliattori”.

”La vera coesione, la vera integrazione hanno bisogno di unancoraggio territoriale” ha detto ancora Dassu’,sottolineando ”la fortuna di Trieste e del Friuli VeneziaGiulia di trovarsi alla confluenza di direttrici importanti,come l’Adriatico-Ionica, ”che attraverso i Balcani guarda amondi che in realta’ costituiscono lo spazio comune traItalia e Russia”.

Osservando come non sia un caso che il vertice italo-russo sitenga a Trieste il prossimo 26 novembre, Dassu’ ha conclusodichiarando che la citta’ ”ha una posizione molto favorita,ma e’ importante ricordarlo sempre e, oltre alla storia,riscoprire la geografia e rilanciarne insieme tutte lepotenzialita”’.

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