Ue: Serracchiani, Gect per fare massa critica anche contro la crisi

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(askanews) – Trieste, 10 ott – La crisi che sta attraversandol’intera Europa dimostra che e’ necessario fare massa criticasu temi comuni quali, in particolare, infrastrutture, mercatodel lavoro, politiche sociali, turismo. Occorre quindimettere insieme le forze anche attraverso una collaborazioneinterregionale e transfrontaliera che puo’ ben concretizzarsiattraverso i Gect, Gruppi europei di cooperazioneterritoriale.

Lo ha affermato, oggi a Bruxelles, la presidente del FriuliVenezia Giulia, Debora Serracchiani, ad un seminario che hamesso a confronto opportunita’ e criticita’ derivantidall’utilizzo dei Gect. L’evento e’ stato promosso dallaRegione Veneto nell’ambito dei tradizionali ”Open Days”,forum europeo annuale sulle politiche di coesione, ed e’servito a illustrare anche l’esperienza del ”Gect-GO”,costituito tra i Comuni di Gorizia, Nova Gorica,?empeter-Vrtojba.

Per Serracchiani, dunque, i Gect possono rappresentare unostrumento importante. E in questo senso ha parlato dell”’Euregio senza confini”, costituita da Friuli VeneziaGiulia, Veneto e Carinzia, con l’auspicio di estenderla, perrenderla piu’ efficace, alla Slovenia, dove pero’ ancoramanca un processo di regionalizzazione.

Proprio per questa ragione anche il nostro Paese dovrebberivolgere maggiore attenzione alle strategie macroregionalidella Ue, da cui possono derivare anche importantifinanziamenti europei.

Tuttavia la presidente del Friuli Venezia Giulia ha anchemesso in evidenza come ”gli strumenti oggi a disposizionedella cooperazione territoriale arrivano spesso impreparatialla crisi, perche’ le procedure sono ancora poco snelle, nonin grado di fornire le risposte immediate che la crisirichiede”.

”Spesso vengono costruiti i contenitori ma poi risultadifficile riempirli di contenuti concreti”, ha spiegato. Daqui la necessita’ di ”una forte volonta’ politica” inquanto ”laddove un tempo c’erano dei confini oggi vi sonograndi opportunita’ di collaborazione”. Ma anche ”rischiche strumenti diversi si sovrappongano anziche’ integrarsi”,ha indicato, riferendosi al fatto che il Friuli VeneziaGiulia si trova al crocevia di grandi strategie, quali, oltrel’Euroregione, anche la macroregione Adriatico-Ionica, ilprogramma danubiano e la futura strategia alpina.

I Gect in sostanza potranno operare con efficienza solo se,come peraltro ha affermato anche Herwing Seiser,rappresentante della Carinzia, saranno impiegati comestrumento per evitare duplicazioni e velocizzare leprocedure.

Nel suo intervento la presidente Serracchiani ha ancheauspicato un maggiore coinvolgimento delle Regioni nelprocesso decisionale europeo. Una dinamica che potrebbesvilupparsi positivamente partendo da un piu’ strettorapporto tra le stesse Regioni e le rappresentanze permanentidei singoli Stati presso l’Unione europea. In particolare nelpercorso di revisione delle linee guida degli aiuti di statoper cultura e porti, dove secondo Serracchiani le Regionidevono essere ascoltate di piu’ sia dal Governo italiano chedalla Ue.

fdm/rus