Immigrati: Anci, aggiornare legge a cambiamenti fenomeno migratorio

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(askanews) – Roma, 10 ott – ”La tragedia di Lampedusa e primaancora le raccomandazioni dell’Onu attraverso Unhcrevidenziano la necessita’ di rendere sempre piu’ cogente ilprincipio fondamentale, alla base del trattato istitutivodell’Ue, della protezione per chi si allontana dal proprioPaese perche’ esposto al rischio di condizioni e trattamentiinumani e degradanti e del riconoscimento agli stranieri chesoggiornano legalmente, ai rifugiati ed ai richiedenti asilo,il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale,conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni eprassi nazionali”. E’ quanto dichiara Giorgio Pighi, Sindacodi Modena e Delegato Anci alla sicurezza e all’immigrazione.

”’Occorrono risorse e soprattutto una buona legge – aggiunge- e l’Anci, fortemente impegnata sulle politiche perl’accoglienza, invita il Parlamento a muoversi sul tema deirichiedenti asilo con assoluta priorita’ valorizzandoesclusivamente il merito dei problemi”.

”’A quindici anni dalla legge Turco Napolitano (1998) e adundici anni dalle modifiche apportate dalla legge Bossi Fini(2002) – sottolinea Pighi – il fenomeno migratorio e’profondamente cambiato. Oggi la crisi economica fa si che adarrivare siano soprattutto coloro che fuggono dalla guerra,e’ per questo che oggi piu’ che mai e’ necessario adottare unapproccio orientato ai diritti umani in grado di disciplinareil percorso migratorio in Italia: dall’intercettazione inmare, all’arrivo, all’accoglienza, alla definizione distrategie di inclusione sostenibile”.

”’Va in questa direzione – rileva – l’importante ampliamentodei posti di accoglienza del Sistema di protezione perrichiedenti asilo e rifugiati gestito dai Comuni, che passada 3mila a 16mila posti. Un numero che permette davvero diparlare di ”Sistema Unico’ sostenibile perche’ basato su unarete capillare e diffusa in grado di contribuire aldecongestionamento in tempi brevi delle aree di sbarco equindi al miglioramento delle condizioni di accoglienza”. ”’Cambiare la legge sull’immigrazione dopo 11 anni -conclude il Delegato Anci – non deve essere un tabu’ e,ovviamente, nemmeno un totem. E’ soltanto una necessita’impellente per tutti coloro che hanno diritto ad esseretutelati e accolti, oltre che per l’Europa e per il Paese e,in particolare, per i Comuni che sono in grave difficolta’ inmancanza di strumenti per rispondere alle nuove esigenze deirifugiati e dei minori stranieri non accompagnati”.

rus