Carceri: Napolitano, rivedere perplessita’ su atti di clemenza… (1upd)

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(askanews) – Roma, 8 ott – ”Ritengo che ora, di fronte a precisiobblighi di natura costituzionale e a un imperativo morale egiuridico per assicurare lo stato delle carceri, sia giuntoil momento di rivedere le perplessita’ sull’adozione di attidi clemenza generale”. Lo scrive il presidente dellaRepubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alleCamere.

”Rilevo – scrive ancora il Capo dello Stato – che dal1953 al 1990 sono intervenuti tredici provvedimenti con iquali e’ stata concessa l’amnistia (sola o unitamenteall’indulto). In media, dunque, per quasi quaranta anni sonostate varate amnistie con cadenza inferiore a tre anni. Dopol’ultimo provvedimento di amnistia (d.P.R. n. 75 del 1990) -risalente a ventitre’ anni fa – e’ stata, approvata dalParlamento soltanto una legge di clemenza, relativa al soloindulto (legge n. 241 del 2006)”. Per il presidente Napolitano, ”le ragioni dell’assenza diprovvedimenti di amnistia dopo il 1990 e l’intervento, bensedici anni dopo tale data, del solo indulto di cui allalegge n. 241 del 2006, sono da individuare, oltre che nellamodifica costituzionale che ha previsto per le leggi diclemenza un quorum rafforzato (maggioranza di due terzi deicomponenti di ciascuna Camera), anche in una ‘ostilita’ agliatti di clemenza’ diffusasi nell’opinione pubblica; ostilita’cui si sono aggiunti, anche in anni recenti, numerosiprovvedimenti che hanno penalizzato – o sanzionato conmaggior rigore – condotte la cui reale offensivita’ e’ statainvece posta in dubbio da parte della dottrina penalistica (oper le quali e’ stata posta in dubbio l’efficacia dellaminaccia di una sanzione penale)”.

”Ritengo che ora, di fronte a precisi obblighi di naturacostituzionale e all’imperativo – morale e giuridico – diassicurare un ”civile stato di governo della realta’carceraria”, sia giunto il momento di riconsiderare leperplessita’ relative all’adozione di atti di clemenzagenerale”, rimarca Napolitano.

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