Legge stabilita’: cuneo fiscale, Pdl chiede 16 mld. Confindustria 8-10

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(askanews) – Roma, 7 ott – La riduzione del cuneo fiscale per lavoratori e imprese si conferma ”il cuore della legge di Stabilita”, come e’ stata definita dal presidente del Consiglio Enrico Letta, e diventa oggetto di richieste e nuovi contrasti in campo politico. Mentre il vice-ministro dell’Economia, Luigi Casero (Pdl), assicura che ‘il governo manterra’ la promessa” di tagliare il cuneo fiscale nel 2014, ma che nella legge di Stabilita’ ci sara’ solamente una parte ridotta delle norme necessarie, il collega di partito Renato Brunetta sostiene che ”per vedere qualche risultato servono almeno 16 miliardi”, a fronte dei 4-5 prospettati anche da fonti del ministero dell’Economia. Ad essere convinto che tale somma non possa bastare, anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il quale, insieme con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil il mese scorso ha sottoscritto il cosiddetto documento di Genova, nel quale sindacati e industriali concordano per una serie di richieste in materia di legge di Stabilita’, poi presentate al governo, tra le quali occupa un posto di primissimo piano la riduzione del costo del lavoro e quindi il taglio del cuneo fiscale. Squinzi sostiene che, ”se i miliardi fossero 8-10, sarebbe meglio”, e individua in una nuova spending review la fonte per reperire le risorse necessarie, ricordando che la ”Pubblica Amministrazione spende ogni anno oltre 800 miliardi”. Il leader degli industriali avra’ comunque l’opportunita’ di palesare al governo le richieste degli imprenditori, in un incontro a Palazzo Chigi che si svolgera’ nei prossimi oggi. Oggi invece e’ la giornata dei sindacati, attesi dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, per le 18.30. L’argomento, stasera nella sede del governo, sara’ la legge di stabilita’, ma con particolare attenzione alla riduzione del cuneo fiscale. La segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, in un’intervista, e’ stata oggi molto chiara, non parla di cifre ma fa sapere che e’ meglio capire prima ”di cosa si parla” perche’ ”serve una politica di riduzione fiscale su lavoro e pensioni che deve continuare nel tempo”. Per avere cifre e indicazioni certe bisognera’ pero’ attendere che il Mef metta a punto la bozze delle nuove norme sul costo del lavoro sulla base delle risorse che riuscira’ a reperire in questi ultimi giorni che ci separano dal 15 ottobre, data di presentazione della legge di Stabilita’. A confermarlo anche le parole del sottosegretario Pier Paolo Baretta (Pd): ”Sul taglio del cuneo fiscale alle imprese e ai lavoratori, il governo non ha, comprensibilmente, potuto fare nessuna stima ufficiale – afferma – pertanto le cifre indicate sono frutto di deduzioni giornalistiche. Mi augurerei che la cifra ricavata sia quella di 4-5 miliardi di euro ma la manovra va vista nella sua interezza”. Quello che conta, ”al di la’ dei numeri, – sottolinea – e’ trovare il modo di non disperdere questa cifra e di farla tradurre immediatamente in consumi”. sgr/rf/ss