Immigrati: Save the children, no inerzia Italia e Ue dopo Lampedusa

89 , 1320 -

(askanews) – Roma, 3 ott – ”La tragedia che si e’ consumatastamane a largo delle coste della Sicilia dovrebbe essere unmonito per tutti noi: ancora una volta, centinaia di personee tra di essi alcuni bambini, hanno perso la vitanell’ennesimo viaggio verso una vita migliore”. Lo affermain una nota Raffaela Milano, direttore programma italiaEuropa di Save the Children, sottolineando che ”l’Italia el’Europa non possono rimanere inerti”.

Nel corso del 2013 e fino ai primi di settembre sono21.870 i migranti arrivati via mare a Lampedusa e lungo lecoste di Sicilia, Calabria e Puglia, di cui 2710 donne e 4050minori, per la maggior parte non accompagnati (2914) eoriginari prevalentemente dalla Siria (1324).

L’organizzazione sottolinea come questi ultimi arrivano da uncontesto difficile, dove hanno rischiato la propria vita esono stremati, e hanno assoluta necessita’ di aiuto eaccoglienza. ”L’Italia e l’Europa non possono rimanere inerti difronte al costante flusso di arrivo di minori stranieri soli,senza adulti di riferimento. Nell’immediato occorre garantireun sostegno continuativo ai superstiti del naufragio, chenecessitano di assistenza per superare il trauma subito”.

com-stt/rus