Regioni: Garante, diritto accesso consiglieri nel rispetto privacy

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(askanews) – Roma, 27 set – I consiglieri regionali possonoaccedere ad atti e documenti contenenti dati personali deicittadini solo per finalita’ legate al loro mandato. Lo hachiarito il Garante per la protezione dei dati personali nelparere favorevole reso sulla versione aggiornata dello schematipo di regolamento, predisposto dalla Conferenza deipresidenti delle assemblee legislative delle regioni e delleprovince autonome, sul trattamento di dati personalisensibili e giudiziari presso i consigli, rispetto al qualeha tuttavia chiesto alcune integrazioni.

L’Autorita’ ha chiesto, in particolare, di specificare che lerichieste di accesso ai documenti, da parte dei consiglieri,possono essere accolte solo se riconducibili alle”esclusive” finalita’ di rilevante interesse pubblico”direttamente connesse all’espletamento di un mandatoelettivo”.

Nel rendere il suo parere, il Garante ha chiesto, inoltre, aiconsigli di adottare modalita’ tali da assicurare chel’accesso dei consiglieri comporti il minor pregiudiziopossibile alla vita privata delle persone cui si riferisconoi dati oggetto dell’istanza di accesso. Speciali cautele sonostate definite anche per le informazioni sulla vita sessualedei reclusi, che potrebbero essere trattate dai Garantiregionali per i diritti dei detenuti.

La richiesta di parere da parte della Conferenza sul nuovoschema tipo si e’ resa necessaria a causa del mutato quadronormativo che regola le attivita’ istituzionali dei consigli.

Va ricordato a tale proposito che il Codice privacy prevede,infatti, che per poter raccogliere, utilizzare, elaborare,conservare, comunicare dati sensibili e giudiziariindispensabili allo svolgimento delle loro attivita’istituzionali, le regioni e le province autonome, come altrisoggetti pubblici, debbano adottare specifici regolamenti.

Questi regolamenti individuano e rendono noti ai cittadiniquali dati vengono usati e per quali fini. res/rus