Riforme: Delrio, sono necessarie e modernizzeranno il paese

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(askanews) – Roma, 26 set – ”Abbiamo avuto il parere favorevoledell’Anci, le Province sono contrarie come era prevedibile,le Regioni condividono l’impianto complessivo, ma chiedono dipoter ragionare nel merito del provvedimento, riguardo lecompetenze specifiche e il ruolo delle Regioni in questoprocesso di riforma istituzionale”. Il ministro per gliAffari Regionali e le Autonomie e per lo Sport, GrazianoDelrio, al termine delle Conferenze Stato-Regioni eUnificata, ha commentato il parere dato al disegno di leggesu Citta’ metropolitane, Province e unioni di Comuni cheprossimamente sara’ preso in esame alla Camera.

”Ho detto alle Regioni – ha proseguito il ministro – chedobbiamo continuare a ragionare insieme per fornire alParlamento tutti gli elementi di miglioramento del testo dilegge. E’ comunque una riforma che modernizzera’ il nostroPaese ed e’ necessaria tanto quanto lo sono le riformeeconomiche, cosi’ come hanno detto anche i sindacati eConfindustria nel loro documento congiunto”.

”Ho colto in Anci e Regioni – prosegue – unadeterminazione a proseguire il cammino insieme e a dare vitaalle citta’ metropolitane, a riorganizzare le aree vasteprovinciali e a fare in modo che i piccoli comuni possanoavere una gestione associata efficiente. Sono ottimista dopol’incontro di oggi perche’ il lavoro proseguira’ e, visto chegia’ nei prossimi giorni verra’ avviata la discussione allaCamera, credo che ci sara’ l’occasione per determinare uncambiamento vero”.

Rispetto alle osservazioni dell’Upi, Delrio ha affermatoche ”non ci sara’ una moltiplicazione dei costi e non e’chiaro per quale motivo dovrebbe esserci. Le province inquesta fase transitoria continueranno ad avere una loroorganizzazione e non ci sara’ una risoluzione dei contrattiin essere. Il governo conta di ridurre i centri di costo,accorpando quelli provinciali a quelli comunali, con laconseguenza di generare delle economie di scala che verrannostabilite dai sindaci nell’assemblea provinciale”.

”Sono stati compiuti autorevoli studi, a partire da quellodell’ex Ministro Giarda, che dimostrano come i risparmiminimi derivanti dall’abolizione delle province saranno tra i700 e gli 800 milioni. I maggiori costi che l’Upi preannunciadipendono da una premessa assolutamente infondata e cioe’ chei centri di costo diventerebbero circa 1300 e che l’areavasta debba necessariamente avere economie di scala miglioridi quelle comunali. Fra l’altro i comuni saranno liberi dicontinuare a gestire le scuole e altri servizi in assembleaprovinciale, e’ una facolta’ prevista dal nostro ddl”.

”Le riforme istituzionali fanno parte del programma digoverno. Abbiamo ricevuto la fiducia sulla base di un impegnochiaro del Presidente del Consiglio, che ha detto che leprovince sarebbero state abolite. Il ddl di costituzionaleprocede parallelamente per l’abolizione. Questo ddl le svuotama mantiene nella fase transitoria il concetto di areavasta.

Potranno esserci certamente degli emendamenti migliorativi,ma mi stupirei molto di eventuali contrapposizioni checomunque sarebbero in dissonanza rispetto alla maggioranzache sostiene il governo”.

”La preoccupazione che muove il governo nella riformacomplessiva dei livelli di governo e del sistemaistituzionale che abbiamo presentato – ha concluso Delrio -e’ soprattutto quella di operare una semplificazione e dichiarire le funzioni. Vogliamo rendere il Paese piu’competitivo con le citta’ metropolitane e piu’ efficiente conle unioni di comuni. Grazie a questi criteri avremo sensibilirisparmi, sia in termini economici che in termini dieliminazione della burocrazia”.

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