Iva: Legnini, governo fara’ di tutto per scongiurare aumento

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(askanews) – Bari, 23 set – Il governo ”fara’ di tutto perscongiurare” l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%. Lo ha dettoil sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delegaall’Attuazione del programma di governo e all’Editoria,Giovanni Legnini, incontrando ieri alla Fiera del Levante imassimi esponenti dell’imprenditoria pugliese.

Il membro del governo Letta ha aggiunto che ”a breve”sara’ noto l’ammontare del debito delle pubblicheamministrazioni nei confronti delle imprese ed ha definitouna ”maledizione” l’eccessiva burocrazia, difendendo glisforzi di semplificazione compiuti sinora dall’esecutivo.

Legnini ha anche annunciato che, sul fronte del creditcrunch, e’ allo studio un piano straordinario di granziestatali.

L’aumento dell’Iva e’ ”un problema che si trascina dal2011, quando ci imposero il raggiungimento di determinatiobiettivi e il governo chiuse il bilancio con 25 miliardi dareperire”. In tale quadro il sottosegretario ha assicuratoche ”il governo fara’ di tutto per scongiurare” ilpassaggio dal 21 al 22% dell’imposta sui consumi. Sul tavolo del confronto con gli imprenditori pugliesianche il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione”frutto – ha detto Legnini – di meccanismi che portavano leP.A. a disporre le spese inviando sine die il pagamento alpunto che a tutt’oggi non siamo ancora in grado di sapere aquanto ammonta il debito della pubblica amministrazione neiconfronti delle imprese, anche se a breve grazie almonitoraggio avviato saremo in grado di scoprirlo. Unproblema che questo governo proseguendo l’azione di quelloprecedente, sta risolvendo con decisione con lo stanziamentodi 50 miliardi di euro, pari a piu’ di tre punti di Pil”, haevidenziato il sottosegretario. Infine, le questioni poste dagli imprenditori hannotrattato i temi della eccessiva burocrazia e del rapportobanche/imprese. ”Una maledizione”, ha detto del primo aspetto il membro delgoverno. ”Facciamo – ha proseguito – provvedimenti disemplificazione continuamente e facendoli ci complichiamo lavita. Pero’ adesso una norma che cittadini e impreseinvocavano da decenni c’e’, l’abbiamo fatta. Ora se lo Statosbaglia o ritarda un provvedimento, paga. Una cosa di nonpoco conto. Anzi – ha rimarcato Legnini – se le impresecominciassero a inviare diffide ai funzionari inadempienti ciaiuterebbero ad abbattere i tempi della burocrazia”. Sul problema del credito al sistema delle imprese, Legniniha annunciato che, dopo aver rafforzato il fondo centrale digaranzia, il governo sta verificando la possibilita’ di unpiano straordinario di prestazione della garanzia dello statoper accrescere gli investimenti delle imprese.

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