Sanita’: Fp-Cgil, Lorenzin faccia legge su responsabilita’ medici

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(askanews) – Roma, 20 set – ”Chiediamo al ministro della SaluteBeatrice Lorenzin di rompere ogni indugio e di presentaresubito una legge sulla responsabilita’ professionale insanita’, in base al confronto avuto con le organizzazionisindacali mediche. Vanno definiti in modo completo tutti gliaspetti in gioco, consentendo ai medici e agli operatorisanitari di operare serenamente sulla base di norme eque,chiare e uniformi: cioe’ vanno stabilite regole a garanziadell’uniformita’ di trattamento dei cittadini e a tuteladella professionalita’ dei medici, troppo spesso esposti adenunce strumentali, alimentate da poderose campagnepubblicitarie”. Questa la richiesta di Massimo Cozza,segretario nazionale dell’Fp-Cgil Medici, nel commentare lasentenza della Corte di Cassazione del 12 settembre 2013.

Per Cozza, ”quanto stabilito dalla Cassazione, e cioe’che il medico non debba fidarsi di quanto sostenuto in sededi anamnesi dal paziente ma debba condurre tutti gliaccertamenti possibili in relazione alle evidenze dello statopsico-fisico del paziente, mina l’appropriatezza dei percorsidiagnostici, costringendo i sanitari a sottoporre i cittadinia un innumerevole numero di esami, e’ un ulterione mattoneche completa il muro della medicina difensiva per la qualesono stati stimati oltre 10miliardi di sprechi di spesasanitaria, a danno non solo della serenita’ dell’operato deimedici, che sono giudicati non diligenti se non prescrivono,ma degli stessi cittadini che si devono sottoporre alleindagini diagnostiche”.

A Cozza fa eco Riccardo Bucci, secondo cui, in un articolopubblicato sul sito www.fpcgil.it/medici, ”la diagnosi, faseessenziale per il processo curativo, secondo la sentenzadella Cassazione, deve quindi formarsi in base a tutti glielementi che al solo medico risultino evidenti. E’ palesecome tale interpretazione aggravi ulteriormente la posizionedel medico curante. Rischia la Corte di indebolire le basi sucui poggia il rapporto fiduciario medico-paziente, elementofondante la professione sanitaria”.

red/rus