P.A.: D’Alia, da Scelta Civica giudizi superficiali su decreto

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(askanews) – Roma, 20 set – ”Il governo apprezza e valutera’tutte le proposte migliorative del testo sul PubblicoImpiego, comprese quelle dei colleghi Ichino e Lanzillotta.

Il loro giudizio sul provvedimento appare tuttavia affrettatoe superficiale: dispiace il commento sopra le righe di chi,come la senatrice Lanzillotta, e’ stata autorevole esponentedel governo Prodi che ha fatto una vera e propriastabilizzazione di tutti i precari e di chi, come Ichino,prende a pretesto il governo Monti dimenticando che ilprecedente esecutivo ha fatto ben due prorogheindifferenziate di tutti i precari, nessuno escluso, senzapoter affrontare davvero il problema”. Lo afferma ilministro per la P.A. e la Semplificazione Gianpiero D’Aliareplica alle valutazioni dei senatori Pietro Ichino e LindaLanzillotta sul DL 101/2013.

”Noi – afferma D’Alia – abbiamo proposto una soluzionediversa, equa e definitiva, che i due senatori forse nonhanno ancora compreso fino in fondo: da una parte lapossibilita’ per chi ha maturato una professionalita’specifica nella Pa di almeno tre anni di partecipare a unconcorso di secondo livello, a copertura di un numerolimitato di posti e senza spendere un euro in piu’ rispetto aquanto gia’ stanziato per le assunzioni, dall’altra aprendoconcorsi liberi a tutti ma tenendo conto di quei vincitoridelle precedenti selezioni vittime di ingiustizia perche’ nonancora assunti, che non c’e’ nessun motivo per definire”dequalificati’. Vogliamo in questo modo porre fine unavolta per tutte a un fenomeno che, unitamente ai tagliindiscriminati di cui e’ stata vittima la Pa negli ultimidieci anni, ha reso ancor piu’ inefficiente e demotivatal’azione del settore pubblico”.

”Appena insediato – prosegue D’Alia – il nostro governosi e’ trovato di fronte a una vera e propria emergenza: lascadenza al 31 luglio dei contratti a termine nella Pa, cheinteressa una platea potenziale di circa 120 mila persone.

Abbiamo fatto un’ulteriore e ultima proroga a fine anno, maora la decisione che abbiamo davanti a noi e’ semplice einsieme complessa: mandare a casa tutti dal 1 gennaioprossimo o introdurre meccanismi virtuosi di riqualificazionee selezione della parte migliore di questa categoria didipendenti che, comunque – conclude D’Alia – e’ indecentedileggiare e insultare”.

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