Napolitano: magistrati travolti da fuorviante scontro politica-giustizia

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(askanews) – Roma, 20 set – La peculiarita’ delle funzioni giudiziarie e ”l’inequivocabile rispetto per la magistratura che n’e’ investita” sono ”spesso travolti nella spirale di contrapposizioni tra politica e giustizia che da troppi anni imperversa nel nostro Paese”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo intervento all’incontro di studio su Loris D’Ambrosio, il suo consigliere giuridico scomparso lo scorso anno. La politica e la giustizia devono dunque cessare di ”concepirsi come mondi ostili, guidati dal sospetto reciproco, anziche’ uniti da una comune responsabilita’ istituzionale. Ci tocca operare in questo senso, senza arrenderci a resistenze ormai radicate e a nuove recrudescenze del conflitto da spegnere nell’interesse del Paese. Forse passando attraverso un ridistanziamento tra politica e diritto”. o intervento all’incontro in ricordo di Loris D’Ambrosio. Napolitano, infine, dice basta agli insulti ai magistrati: ”Il titolo di ‘impiegati pubblici’, riferibile in Costituzione anche ai magistrati – rileva il Presidente – non dovrebbe mai essere usato in senso spregiativo” ma ”non puo’ peraltro oscurare – da nessun punto di vista – la peculiarita’ e singolare omplessita’ delle funzioni giudiziarie”. Per il Capo dello Stato ”non c’e’ nulla di piu’ impegnativo e delicato che amministrare giustizia, garantire quella rigorosa osservanza delle leggi, quel severo controllo della legalita’ che rappresentano un imperativo assoluto per la salute della Repubblica”. Anche la considerazione della peculiarita’ di questa funzione, aggiunge il Capo dello Stato, e ”l’inequivoco rispetto per la magistratura che ne e’ investita, sono invece stati e sono spesso travolti nella spirale di contrapposizioni tra politica e giustizia che da troppi anni imperversa nel nostro Paese”. fdv/mau