Iva: Capezzone, no a proposta Fassina. Sia Stato a pagare, non cittadini

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(askanews) – Roma, 19 set – ”Colpire 1 milione di casecosiddette di ”pregio” per rinviare di tre mesi l’aumentoIva? A parte il cortissimo respiro temporale, la proposta delviceministro Fassina non e’ accettabile. A maggior ragione inun momento di crisi, dobbiamo resistere alla tentazione ditogliere soldi ai cittadini, anche quelli la cui primaabitazione puo’ farli apparire abbienti, e concentrarciinvece sulla riduzione della spesa. Un milione di case dipregio sembrano poco o niente? Un piccolo sacrificio? Ancherisparmiare 1 miliardo di euro su 800 miliardi di spesapubblica sembra un piccolo sacrificio per lo Stato. Dunque,perche’ questo piccolo sacrificio dovremmo pretenderlo daicittadini e non dallo Stato?”. Lo dichiara in una notaDaniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze dellaCamera e Coordinatore dei dipartimenti Pdl.

”Tra l’altro, come suggerisce il segretario della CgiaGiuseppe Bortolussi, il miliardo di euro necessario perbloccare almeno per quest’anno l’aumento dell’Iva potrebbeessere recuperato sbloccando immediatamente altri 7 miliardidi euro di pagamenti della pubblica amministrazione alleimprese creditrici. Peccato che stando ai dati del Tesoro ipagamenti stanno andando molto a rilento: ad oggi sono statieffettivamente pagati 7,2 miliardi sui 20 stanziati per il2013 e sui 18 gia’ a disposizione degli enti debitori. Cosaintende fare il governo per accelerare i tempi?”, concludeCapezzone.

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