Berlusconi: oggi vertice Pdl, il governo torna a scricchiolare

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(askanews) – Roma, 19 set – La Giunta per le elezioni del Senato ha bocciato ieri sera dopo le 22 la proposta del relatore Andrea Augello, Pdl, di confermare l’elezione di Silvio Berlusconi. I rappresentanti di Pdl, Lega Nord e Gal (Grandi autonomie e liberta’) hanno abbandonato la seduta al momento del voto per sottolineare il proprio dissenso. Contro la bocciatura ha votato il solo Augello, a favore gli altri 15 componenti della Giunta. Voto contrario pure sulle questioni preliminari poste da Augello che chiedeva di ricorrere alla Consulta per verificare la costituzionalita’ della legge Severino (prevede decadenza e incandidabilita’ per chi e’ condannato a causa di una tipologia di reati come quello della frode fiscale) e alla Corte di Giustizia europea. Oggi e’ atteso l’incontro tra Berlusconi e i ministri del Pdl che fanno parte del governo presieduto da Enrico Letta, a cui dovrebbe seguire un vertice del partito. E’ in questa sede che verranno prese le decisioni rispetto all’atteggiamento da tenere nei confronti dell’esecutivo. Oggi o domani il Cavaliere dovrebbe poi inaugurare la nuova sede di Forza Italia, probabile occasione di nuove esternazioni sul ruolo della rinata formazione politica e sulle mosse immediate contro quella che ha definito nel videomessaggio diffuso ieri pomeriggio ”la via giudiziaria al socialismo”. Pur avendo sottolineato nel suo video-intervento il ruolo positivo che svolgono i ministri del Pdl (”bloccano il bombardamento fiscale”), Berlusconi potrebbe decidere che e’ venuto il momento di lavorare per la fine anticipata della legislatura dando il via libera a una nuova legge elettorale, come chiesto piu’ volte dal presidente Giorgio Napolitano, per rendere piu’ facile lo scioglimento del Parlamento da parte del Capo dello Stato. Il giudizio di Guglielmo Epifani, segretario del Pd, su quanto detto dal leader del centrodestra e’ sembrato fare i conti con la prospettiva del voto anticipato: ”Il messaggio di Berlusconi e’ irresponsabile perche’ mentre e’ in corso la crisi economica getta benzina sul fuoco. Da oggi in poi si assumera’ le responsabilita’ di quello che potra’ accadere al governo. Si corre il rischio di aggravare la situazione proprio mentre il Paese ha bisogno di coesione e buon governo”. La decisione di ieri sera della Giunta per le elezioni del Senato equivale politicamente all’avvio delle procedure per la decadenza di Berlusconi. Nuovo relatore e’ stato nominato Dario Stefano, Sel, presidente della Giunta. Tra una decina di giorni tocchera’ a lui presentare un documento d’analisi del caso Berlusconi che proporra’ la decadenza del leader del centrodestra. Dopo il voto della Giunta su questa nuova relazione, la parola decisiva passera’ all’Aula del Senato che nei primi giorni di ottobre potrebbe essere convocata sul problema Berlusconi. Tra le ipotesi in campo, c’e’ pure quella delle dimissioni del Cavaliere per autonoma scelta. Nel videomessaggio diffuso ieri pomeriggio, l’ex premier ha annunciato che lui fara’ politica in ogni caso, anche fuori dalle istituzioni (”Saro’ con voi, decaduto o no”). ”E’ stato un voto pregiudiziale contro Berlusconi”, commenta Nicola D’ Ascola, capogruppo del Pdl in Giunta. ”Mi e’ dispiaciuto che il Pdl sia uscito dalla Giunta per protesta. Mi ero fatto garante di un’intesa sulla procedura che comunque e’ stata rispettata visto che c’e’ stato un voto sulle pregiudiziali”, dichiara Stefano. E’ soddisfatta Stefania Pezzopane, Pd, vicepresidente della Giunta: ”E’ prevalsa la ragione, il senso dello Stato e la difesa dello Stato di diritto. Noi non abbiamo votato contro nessuno ma semplicemente per l’applicazione di una legge dello Stato. L’abbandono dei membri del Pdl e’ stato un grave errore”. Lo scontro decisivo tra Pd e Pdl potrebbe avvenire nelle prossime ore sulla questione dell’aumento o meno di un punto dell’Iva. ”Letta smentisca l’aumento dell’Iva e onori gli impegni presi. E’ bastata la visita di un giorno a Roma del commissario per gli Affari economici e monetari della Ue, Olli Rehn, con le sue inopportune dichiarazioni, che tutti adesso reputano inevitabile l’aumento dell’Iva a ottobre”, chiede Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl. Replica Stefano Fassina, Pd, viceministro dell’Economia: ”Per evitare l’aumento dell’ Iva rivediamo l’intervento sull’Imu. Confermiamo la cancellazione per il 90% dei proprietari e lasciamo contribuire il 10% delle abitazioni di maggior valore. Non vi sono gli spazi di finanza pubblica per affrontare entro la fine dell’anno Iva, Imu, cassa integrazione in deroga, missioni internazionali e interventi per rispettare il limite del 3% di deficit sul Pil”. gar/