Berlusconi: alta tensione in Giunta, il Pdl torna a minacciare la crisi

GIU 4, 1312 -

(askanews) – Roma, 10 set – Si ricomincia questa sera alle 20. E’ stato muro contro muro tra Pd, M5S, Scelta Civica, Sel da una parte e Pdl dall’altra nella prima riunione della Giunta delle elezioni del Senato che ieri ha discusso il ”caso Berlusconi”. Il relatore Andrea Augello, Pdl, ha scelto di sottoporre ai suoi colleghi non la ricostruzione del processo che ha condannato l’ex premier per frode fiscale con le possibili conseguenze riguardanti la sua decadenza da senatore e l’ incandidabilita’, ma ha illustrato tre pregiudiziali chiedendo che ci si esprima su queste. Pd e M5S hanno subito chiesto, ottenendo parere favorevole, che ci si pronuncera’ su di esse con un voto unico. La Giunta riconvocata alle 20 dovrebbe tuttavia ascoltare gli interventi degli esponenti dei vari partiti senza procedere al voto sull’accoglimento o meno delle pregiudiziali gia’ stasera (l’ipotesi piu’ accreditata e’ che si voti domani, se la Giunta optera’ per velocizzare i propri lavori). Nel caso le pregiudiziali fossero respinte, la Giunta dovra’ eleggere un nuovo relatore prima di procedere nella sua attivita’. Augello ha chiesto di verificare in via preliminare se sia possibile un ricorso alla Corte costituzionale per quanto riguarda la legge Severino (quella che stabilisce un automatismo tra decadenza e incandidabilita’ per chi riveste cariche politiche ed e’ condannato per alcune gravi tipologie di reato). Nella seconda pregiudiziale, l’esponente del Pdl ha chiesto di sottoporre la legge Severino all’eccezione di costituzionalita’ presso la Consulta non solo per quanto riguarda la retroattivita’ o meno della norma sull’incandidabilita’, ma per dieci ”profili di illegittimita”’. La terza pregiudiziale – la novita’ imprevista della relazione di Augello – ha riguardato l’ipotesi di una sospensione dei lavori finalizzata alla richiesta da parte della Giunta di un parere della Corte dell’Unione europea di Lussemburgo sulla possibile violazione delle norme comunitarie da parte della legge Severino. Il relatore non ha invece insistito piu’ di tanto sul ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo presentato sabato scorso da Berlusconi (la notizia dell’eventuale accoglimento o respingimento, secondo le previsioni, potrebbe arrivare tra quattro o cinque mesi). Il Pdl ha infine chiesto il rinvio della discussione in attesa di verifica delle tre pregiudiziali. Per Mario Michele Giarusso, M5S, quello di Augello ”e’ un atto disperato per prendere tempo e che non sospende alcunche’ perche’ noi vogliamo l’applicazione della legge”. ”Siamo un organismo giurisdizionale, io in quanto relatore sono come un magistrato. Nel merito ho l’obbligo della riservatezza”, e’ la tesi avanzata da Augello alla fine della sua relazione. Replica Felice Casson, Pd: ”Macche’ organo giurisdizionale. Siamo senatori eletti. Siamo un organo politico e non giurisdizionale”. Daniela Santanche’, nel corso della trasmissione ”Piazza pulita” su La7, dichiara in serata: ”Il Pd ha aperto la crisi di governo annunciando il voto contrario sulle pregiudiziali”. Renato Schifani, capogruppo Pdl al Senato, commenta nella trasmissione ”Porta a Porta” su Raiuno: ”Devo confessare la mia grande amarezza nel verificare come la gestione della Giunta abbia dato luogo a un orientamento del tutto anomalo, ai limiti della legittimita’. Si lavora di notte per eliminare Berlusconi”. Ribatte Dario Stefano, Sel, presidente della Giunta: ”Se ci saranno dei commissari iscritti a parlare che non si dichiareranno pronti a votare, ne terremo conto. Sull’orario delle riunioni niente e’ stato deciso”. Dura controreplica di Schifani: ”Siete andati oltre ogni limite, altro che plotone di esecuzione. Siete arrivati alla camera a gas. Voi volete solo votare, voi volete portare il Paese al voto”. Il riferimento di Schifani e’ a possibili elezioni anticipate e alla fine del governo delle larghe intese, se la Giunta del Senato dovesse votare in tempi brevi bocciando le pregiudiziali proposte da Augello. Proprio per discutere la strategia del Pdl Berlusconi ha convocato per domani tutti i parlamentari del suo partito. Sara’ in quella sede che si decidera’ probabilmente qual e’ la strategia del centrodestra di fronte alla conferma che la Giunta del Senato ha intenzione di votare a maggioranza per la decadenza e la non candidabilita’ di Berlusconi. E’ stato intanto fissato per il 19 ottobre il processo d’appello bis con il quale verra’ ricalcolata la misura interdittiva a carico di Berlusconi nella vicenda Mediaset. Lo scorso 1 agosto la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna per frode fiscale a 4 anni di reclusione ritenendo nel contempo che andasse rideterminata la pena accessoria non piu’ in 5 anni ma tra 1 e 3 anni. Il processo per ricalcolare l’interdizione si celebrera’ davanti alla terza sezione della Corte d’Appello di Milano. gar/sam/