Crisi: Di Pietro, Letta non dice la verita’ su reale situazione Italia

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(askanews) – Roma, 6 set – ”Dall’attuale Presidente delConsiglio ci saremmo aspettati che non raccontasse favoleagli italiani, come fatto dai suoi predecessori Monti eBerlusconi, ma che avesse il coraggio di dire la verita’sulla reale situazione in cui si trova l’Italia. Invece none’ stato cosi’. La verita’, infatti, per quanto dolorosapossa essere, e’ ben diversa da quella che Letta, dall’altodel vertice del G20, vorrebbe farci credere”. E’ quantoscrive sul suo blog il presidente onorario dell’Italia deiValori, Antonio Di Pietro.

”Il nostro Paese – aggiunge Di Pietro – non solo e’lontano dalla ripresa economica, ma e’ in piena recessione. Acertificarlo sono tutti i principali indicatori economici.

Questi, inoltre, lanciano l’allarme per il prossimo autunno,visto che ci sara’ una vera e propria esplosione di contrattisociali, dovuta alla disoccupazione dilagante. Come si puo’fingere di non vedere la drammaticita’ dei dati diffusidall’Inps sulla cassa integrazione, che ha registrato unaumento del 12,4% rispetto allo scorso agosto? E come puo’ unGoverno che voglia dirsi serio non mettere in campo dellepolitiche economiche strutturali, per tentare di arginare ladisoccupazione, in particolare femminile e giovanile, che hafatto registrare record negativi?”. Secondo Di Pietro ”e’ questa la realta’ con la quale,quotidianamente, sono chiamate a confrontarsi migliaia difamiglie che non arrivano neppure piu’ alla terza settimanadel mese. Se Letta girasse anche l’Italia scoprirebbe unoscenario devastante: aumento delle procedure di fallimentoper le piccole e medie imprese, proliferazione del lavoronero, drastica riduzione dei consumi, non solo beni superfluima addirittura alimentari e sanitari, come non accadeva daldopoguerra”. ”La verita’ – conclude – e’ che il Presidente delConsiglio deve fingere di non vedere – conclude Di Pietro -perche’ c’e’ solo un modo per recuperare risorse: colpirequel 10% della popolazione che detiene il 50% dellaricchezza. Certo, tra quei pochi fortunati c’e’ anche SilvioBerlusconi e le sue aziende”. com/sgr/