Rai: Brunetta lancia Raiwatch.it, sito per monitorare pluralismo

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(askanews) – Roma, 5 set – Presentato questa mattina dalcapogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, membro dellaCommissione di Vigilanza Rai, il sito internetwww.raiwatch.it, un nuovo strumento interattivo, aperto atutti i cittadini, per il monitoraggio e la valutazione deiprogrammi e dei telegiornali della Rai, in termini dipluralismo.

All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche ilvicepresidente della Commissione di Vigilanza, GiorgioLainati, il capogruppo del Pdl in Commissione, LucaD’Alessandro e il vicepresidente del Senato, MaurizioGasparri, anch’egli membro della Commissione di VigilanzaRai. ”RaiWatch – e’ stato spiegato – sara’ uno strumento didemocrazia e di cultura senza padroni. RaiWatch nasce pervalorizzare e organizzare gli occhi e l’intelligenza deltelespettatore comune eppure unico. Per dare forza edefficacia alla cittadinanza attiva per un’autenticademocrazia dal basso. La presunzione di questo sito e’ quelladi servire il servizio pubblico in modo costante e limpido.

Innanzitutto appunto con RaiWatch.it, ma avendo l’ambizionedi allargare il raggio di osservazione e di critica dalla Raiall’universo dei media italiani, in primis radiotelevisivi,consapevoli che da li’ passa anzitutto la dialettica trapotere e democrazia: da RaiWatch verso MediaWatch”.

Brunetta ha fatto sapere ”che attraverso lo studio deidati forniti dalla medesima Rai e dall’Osservatorio di Paviae’ stato possibile accertare che l’editore reale non e’quello giuridico, non sono i cittadini, come dimostrano icontenuti delle principali trasmissioni caratterizzati dasquilibrio e mancanza di pluralismo. C’e’ infatti un enormesbilanciamento a favore dei partiti di sinistra, inparticolare del Partito democratico, editore effettivo, edelle correnti culturali di impronta radical chic”. ”Da qui – si spiega – sono nate puntuali interrogazioniparlamentari e sette esposti all’AgCom in cui si denuncianoqueste anomalie, trascinatesi nel tempo con l’acquiescenzadei critici televisivi piu’ a’ la page. La direzione generaledella Rai ha risposto, tramite funzionari di seconda fila, inmodo risibile. L’AgCom nelle quattro delibere finorapronunziate in tre casi ha dato ragione alle nostrerimostranze (”Che tempo che fa” di Fabio Fazio, ”Inmezz’ora” di Lucia Annunziata, ”Tg3”), sul quarto esposto(”Ballaro”’ di Giovanni Floris) ha negato violazioni, cio’per cui e’ in via di presentazione un ricorso al Tar. Nelcorso di questo lavoro e’ apparsa evidente la carenza di unluogo dove i proprietari espropriati della Rai, icittadini-telespettatori, lo siano effettivamente, informatidei loro diritti e di come esercitarli. Avendo a disposizioneun libero quaderno di segnalazioni e di giudizi motivatisulla qualita’ di programmi e notiziari di ogni genere eformato”. Renato Brunetta ha poi ricordato che lo strumento messo apunto intende monitorare solamente i servizi Rai e non quellidelle altre emittenti perche’ ”la Rai appartiene aicittadini italiani attraverso il Tesoro e ha sottoscritto congli italiani, che percio’ pagano il canone, un contratto percui e’ tenuta a rispettare la sua natura di serviziopubblico, sottoposta alla vigilanza del Parlamento e alpotere di sanzione dell’Autorita’ per la garanzia dellecomunicazioni (AgCom)”. sgr/sam/