(askanews) – Roma, 4 set – ”Siamo alle solite. Le tesi fritte erifritte sull’altare dell’incostituzionalita’ della partepiu’ ottusa del Pd non acquistano spessore solo perche’ aripeterle e’ Donatella Ferranti. Il tema e’ chiarissimo, percome disegnato dalla Costituzione e dalla Convenzione Europeadei Diritti dell’Uomo: una sanzione che nasce da uncomportamento penalmente rilevante non puo’ valere per ilpassato, per l’elementare principio che le regole non sicambiano durante la partita. E non serve l’inutiledistinzione tra misura amministrativa e misura penale, comesanno i giuristi anche di medio calibro; cio’ che conta e’che l’effetto negativo sia collegato ad un fatto di rilevanzapenale”. Lo dichiara in una nota Francesco Paolo Sisto(PdL), presidente della Commissione Affari costituzionalidella Camera.
”A questa solida griglia di argomentazioni, il Pd, condolo di proposito, si sottrae svicolando in maniera puerile egoffa. Non e’ con la falsa e vuota perentorieta’ delle paroleche si puo’ fare giustizia. E’ necessario, per capovolgerequanto strombazzato dal Pd e dalla Ferranti, che la legge siadavvero uguale per tutti, che sia affermata lairretroattivita’ della norma Severino, evitandol’interpretazione illegittima della legge tesa solo ad’uccidere’ l’avversario politico Silvio Berlusconi”,conclude Sisto.
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