Lega Nord: Maroni accelera, entro Natale addio alla segreteria

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(askanews) – Milano, 2 set – Roberto Maroni lascera’ la segreteria federale della Lega Nord, e lo fara’ entro Natale. L’annuncio arriva dallo stesso numero uno del Carroccio nel corso della Berghem Fest, il tradizionale appuntamento di Alzano Lombardo. L’intenzione e’ quella di lasciare ai piu’ giovani la guida del partito per dedicarsi esclusivamente al governo della Regione Lombardia: ”Fare il governatore – chiarisce Maroni alle centinaia di militanti riuniti ieri sera ad Alzano Lombardo – e’ impegnativo e io voglio farlo a tempo pieno”. L’addio alla segreteria e il conseguente passaggio di consegne sono previsti entro fine anno. ”Auspico entro Natale”, e’ la scadenza fissata dal diretto interessato che indica in Matteo Salvini e Flavio Tosi i piu’ ‘papabili’ alla successione: ”La Lega Nord ha bisogno di un giovane rampante. La rosa di ipotetici candidati e’ ampia, personalmente la ridurrei a Salvini e Tosi , ma non sono io a decidere”. Il nome del successore di Maroni alla guida della Lega Nord arrivera’ dal congresso, inizialmente previsto a primavera ma ora destinato a essere convocato prima. Scenari piu’ chiari si potranno avere solo questa sera al termine della segreteria politica convocata per il primo pomeriggio di oggi nel quartier generale di Via Bellerio per fare il punto della situazione. L’unica certezza e’ che, in caso di crisi, la Lega punta dritto alle elezioni. ”E’ meglio andare subito al voto piuttosto che avere un governo Letta-bis” Il modello da seguire resta quello ‘Verona’: ”Condivido l’idea di Flavio, dobbiamo allargare il consenso nel centrodestra”. Un’allenza con M5S e’ comunque esclusa: ”Impossibile”, la definisce Maroni che spiega: ”L’unica cosa che abbiamo in comune con Grillo e’ il fatto di essere all’opposizione”. Infine, un’avvertimento per Silvio Berlusconi dopo la decisione dell’ex premier di aver sottoscritto le proposte di referendum dei Radicali compreso quello che abolisce la legge Bossi-Fini sull’immigrazione: ”Su quella legge – assicura Maroni tra gli applausi dei militanti – faremo barricate”. fcz/mau