Sanita’: Talarico, confronto con governo per stabilizzazione precari

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(askanews) – Catanzaro, 29 ago – ”Credo sia indispensabile avviare un confronto con i Ministri Lorenzin, D’Alia e Delrio, al fine di poter pervenire alla rinuncia dell’impugnativa sulla legge regionale 12/2013 che riguarda il precariato storico nella sanita’ e non comporta alcun aggravio di spesa, ma contribuirebbe a recuperare l’insufficienza dei livelli essenziali di assistenza erogati nelle aziende ospedaliere e nelle strutture di servizio territoriali soprattutto a causa della cronica carenza di personale che pregiudica la qualita’ delle stesse prestazioni nei confronti dell’utenza”. Cosi’ il presidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico che ha accolto ”positivamente” l’appello che a lui e a tutti i parlamentari nazionali e regionali calabresi e’ stato rivolto dal senatore Antonio Gentile per un impegno condiviso e sinergico affinche’ il Governo  possa rivedere la propria posizione in ordine all’impugnativa della legge regionale 12/2013 (provvedimenti per garantire la piena funzionalita’ del sistema sanitario regionale). ”Ritengo – spiega Talarico – che le ragioni e lo spirito della norma approvata, voglio ricordarlo, con la responsabile astensione delle opposizioni e con il voto favorevole di alcuni colleghi consiglieri facenti parte della minoranza, siano di notevole rilevanza sociale. Le recenti dichiarazioni del Ministro Lorenzin, infatti, lasciano presagire che il Governo nazionale stia lavorando, giustamente, per trovare una soluzione alla questione attinente la stabilizzazione definitiva del personale precario della sanita’, ivi incluso quello delle Regioni soggette al piano di rientro”. ”Ovviamente la mia disponibilita’, che sono certo trovera’ concorde tutte le forze presenti in Consiglio regionale – conclude il presidente – contribuira’ ad allargare la base del dialogo e del coinvolgimento con le rappresentanze sociali e sindacali su una questione di alto profilo sociale e politico e di forte impatto sulla nostra comunita’. In questo momento cosi’ difficile, infatti, il pensiero non puo’ non andare alle famiglie dei tantissimi precari calabresi non solo nella sanita’, ma nei settori piu’ diversi. La norma in questione, servirebbe a portare stabilita’ e quindi sicurezza economica e gratificazione professionale in un comparto delicato e strategico, quale sempre piu’ si sta caratterizzando la sanita’ calabrese”. red/mau